Responsabile cercasi. Dopo oltre trent’anni di direzione, si appresta a lasciare la guida del Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, Gianna Mina. Ad agosto la storica dell’arte andrà in pensione, dopo una prestigiosa carriera e dopo aver ricoperto importanti incarichi, fra cui quello di membro della Commissione culturale del Canton Ticino, di presidente della Commissione cantonale delle belle Arti, di presidente dell’Associazione dei musei svizzeri. E ancora: dal 2008 di membro della Commissione svizzera dell’Unesco e del comitato dell’Associazione delle storiche e degli storici dell’arte svizzeri.
Innumerevoli le mostre e gli allestimenti curati da Gianna Mina all’interno del Museo Vela, una realtà culturale e artistica che dirige dal 1992 e ben radicata nel territorio. Un museo di proprietà della Confederazione, tanto che il concorso per l’assunzione – a partire dal 1° settembre – del nuovo responsabile è stato indetto dall’Ufficio federale della cultura. Villa Vela venne donata nel 1892 alla Confederazione svizzera, unitamente alle collezioni in essa conservate, dal pittore Spartaco, figlio del più noto Vincenzo. La casa-museo, tra le più importanti case d’artista dell’Ottocento europeo, conserva la gipsoteca monumentale dello scultore realista, Vincenzo Vela. Il grande salone centrale riproduce il “pantheon” degli uomini illustri del Risorgimento e attorno ospita le principali opere realizzate da Vela e la pinacoteca di famiglia. La villa – costruita su progetto di Cipriano Ajmetti, architetto della Corte Sabauda, attorniata dal pittoresco parco ai piedi del Monte San Giorgio, è stata ristrutturata nel 2001 da Mario Botta.
Mediazione innovativa delle collezioni d’arte
Ma ecco, i requisiti che dovrà avere il futuro responsabile del Museo Vincenzo Vela. L’assunzione prevista è all’80%. Si legge nel bando, pubblicato sul sito dell’amministrazione federale, admin.ch: “Vivere la cultura! Se i musei e la cultura sono la sua passione e la mediazione innovativa delle collezioni d’arte la interessano, questo impiego fa al caso suo”. L’Ufficio federale della cultura cerca “una persona interessata alla gestione del personale e alla preventivazione, che sia disposta a svolgere mansioni organizzative e di rappresentanza, e a occuparsi dell’attività scientifica e delle questioni strategiche”.
Le mansioni richieste? Dirigere il Museo Vincenzo Vela dal punto di vista tecnico, organizzativo, finanziario e del personale; assicurare una mediazione moderna e accattivante della collezione; assumere la responsabilità dell’analisi scientifica e della conservazione di quest’ultima. E ancora: ideare mostre permanenti, organizzare mostre temporanee e altri eventi e attività; stabilire obiettivi e priorità, attuarli con riguardo per le risorse.
I candidati dovranno avere inoltre quali requisiti: titolo di studio in storia dell’arte e arte conseguito in università svizzere o estere. Costituisce titolo preferenziale la formazione continua in gestione museale o in economia aziendale. Si richiede inoltre una pluriennale esperienza come dirigente in ambito museale, spiccate competenze specialistiche, dirigenziali e sociali, eccellenti doti comunicative e innato talento nella creazione di contatti, nonché spiccate abilità organizzative e di mediazione, ottime capacità redazionali, elevate competenze informatiche, gestione oculata delle risorse, buone conoscenze attive di due lingue ufficiali e conoscenze passive della terza. Indispensabile una buona conoscenza del tedesco.
La Sezione Musei e collezioni dell’Ufficio federale della cultura è responsabile delle collezioni d’arte della Confederazione, nonché fra diverse altre in Svizzera, quelle del Museo Vincenzo Vela di Ligornetto. Museo che sfoggia l’imponente collezione di sculture in gesso dello scultore realista (1820-1891) e i lasciti dello scultore Lorenzo Vela (1812-1897) e del pittore Spartaco Vela (1854-1895), oltre a una delle più antiche collezioni di fotografie presenti in Svizzera.