“Abbiamo cercato di risolvere il problema dell’autostrada, far cioè sparire l’A2 tra Coldrerio e l’Italia, lasciando immutato quanto esiste oggi sul territorio e mantenendo gli odierni accessi. Non solo non sottraiamo nessuna area verde ma anzi creeremo 250 mila metri quadrati in più”. Così l’architetto Elio Ostinelli illustra il concetto base del Ridisegno del territorio lungo il fiume Breggia. L’idea contempla la realizzazione di una galleria “che parte da Mezzana, dopo l’area di sosta di Coldrerio, e esce a Monte Olimpino in Italia”.
Spiega il promotore del progetto: “nel tratto interessato esistono due gallerie, scavate nella roccia e si trovano sotto Balerna e sotto San Simone, vi sono poi due gallerie artificiali nella zona di Mezzana e nell’attuale svincolo di Chiasso. In tutto avremo circa 5 chilometri di galleria che elimineranno completamente l’autostrada. E questo, in parte, anche sul territorio italiano, con comunque sempre la possibilità, qualora l’Italia non aderisse, di agganciarci all’autostrada oltre confine”.
La proposta di Ostinelli rappresenta un ridisegno del proprio progetto presentato nel 1990 in occasione di un concorso internazionale promosso dal Cantone e premiato dal Consiglio di Stato. “L’autostrada – evidenzia l’architetto chiassese – è stata inaugurata nel 1964 e nel ‘90 aveva quasi un quarto di secolo, c’era malumore nella regione a seguito del rumore, dell’inquinamento e della constatazione che l’autostrada ha tagliato in due il territorio. Per questo motivo il governo aveva deciso di bandire un concorso pubblico alla ricerca di soluzioni. Già allora noi avevamo proposto una galleria, molto più corta di quella attuale, limitata alla sola zona di San Simone, vincendo il concorso. Ma purtroppo non se ne fece nulla. I tempi allora non erano maturi”.
I tempi, a mente di Ostinelli, sono maturi oggi. Da qui la volontà di riprendere in mano quegli antichi disegni tracciati negli anni Novanta e presentare un nuovo progetto, rivisto e corretto a partire dal 2020 (da un team di lavoro di architetti, ingegneri, consulenti e al quale ha preso pure parte il compianto architetto Aurelio Galfetti e proseguito in collaborazione con lo studio Carola Barchi). Un progetto rivolto all’attenzione delle autorità cantonali. “Speriamo che entro il 2050 qualcosa succeda, lo dobbiamo alle generazioni future” – è l’auspicio dell’ideatore del progetto ritoccato, il quale assicura: “il direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali, ha deciso di affrontare il tema”.
Il progetto (prospettato ai sindaci dei Comuni attraversati dal tratto interessato: Balerna, Chiasso, Coldrerio, Como, Morbio Inferiore, Novazzano e Vacallo) si propone fedele al motto: “Non creare problemi al territorio per risolvere un problema del territorio”.
I promotori dell’iniziativa hanno messo nero su bianco anche le cifre. Il progetto potrebbe realizzarsi entro il 2050. E in un arco temporale di circa 19 anni, con investimenti medi annui stimati in 45,5 milioni di franchi all’anno, la spesa complessiva sarebbe di 865 milioni di franchi.
Un’idea, tre gallerie, due tubi
Il progetto prevede l’eliminazione del tratto finale dell’autostrada A2, da sud dell’area di servizio di Coldrerio fino all’esistente galleria di Monte Olimpino 2, attraverso la realizzazione di tre distinte gallerie. La prima, dopo un tratto di autostrada coperta, verrebbe realizzata sotto Balerna fino alla zona del centro commerciale Breggia; la seconda, sotto San Simone, dalla zona del centro commerciale Serfontana fino al confine; la terza è prevista sotto Sagnino e Monte Olimpino in territorio italiano, dalla dogana autostradale e commerciale si collegherebbe all’esistente galleria di Monte Olimpino 2. Le tre gallerie si unirebbero, attraverso un tratto di autostrada coperta, nella zona dello svincolo di Chiasso, svincolo che sarebbe ridisegnato e caratterizzato da una grande rotonda sopraelevata, che diventerebbe lo snodo fondamentale della mobilità su strada della regione.
Non è tutto. Le due gallerie e i due tratti di autostrada coperta eliminerebbero la stessa nel tratto dall’area di servizio di Coldrerio fino all’attuale galleria di Monte Olimpino 2, eliminando l’esistente cavalcavia di Monte Olimpino. Sparirebbe così l’autostrada nel suo tratto finale nel territorio del Basso Mendrisiotto “senza creare nemmeno un metro di nuove strade, anzi il percorso si accorcerà”. E il transito è previsto attraverso due tubi: uno per ogni direzione di marcia. Il progetto prefigura tratti da due-tre corsie.
Lavori in 4 tappe
Il progetto prevede inoltre la creazione di un grande parco, che “passando sopra l’autostrada coperta nella zona Serfontana, ricucirà il territorio in quella zona e collegherà il parco della Breggia alla collina di Pontegana. L’eliminazione del tratto di autostrada fra l’area di servizio di Coldrerio e la zona Serfontana farà nascere una grande area verde che, partendo dal parco della valle della Motta, attraverso la collina di Sant’Antonio, si prolungherà fino alla collina di Pontegana e fino al parco della Breggia”. L’idea contempla fra i diversi interventi un’area interrata di sosta per i veicoli pesanti immaginata a nord dell’area di servizio di Coldrerio, di uno snodo d’interscambio fra strada e ferrovia, attraverso un grande “park and ride” interrato, posto al di sotto dell’area di sosta, e una stazione ferroviaria per il traffico regionale.
Il progetto prevede di essere realizzato in 4 tappe. Insomma, il dado, anzi la galleria… è lanciata.