La proposta era arrivata, attraverso una lettera, dall’ormai ex sindaco di Breggia, Sebastiano Gaffuri. Parliamo del meeting programmato per il 23 gennaio, che, ideato lo scorso anno, non è affatto caduto nel vuoto e avrà dunque luogo come da intesa: il faccia a faccia fra le autorità municipali dei due Comuni contigui, Breggia e Castel San Pietro. All’ordine del giorno un unico e grande tema: esplorare l’opportunità di un’aggregazione fra i due enti pubblici.
“L’incontro è rimasto in agenda ed è confermato” – dichiara, da noi interpellata, la sindaca di Breggia, Alessia Ponti (Ppd-GG). “Sarà un incontro necessario: con il Comune di Breggia abbiamo tante collaborazioni in essere che funzionano bene. Penso all’acquedotto e alla direzione scolastica delle rispettive Elementari che gestiamo insieme. E per quanto riguarda il territorio condividiamo la stessa valle di Muggio. L’importanza di collaborare con il Comune di Breggia sicuramente c’è e quindi dopo questa lettera che abbiamo ricevuto mi sembra doveroso ascoltare le loro necessità e richieste. Non abbiamo comunque mai fatto mistero che oggi per Castel San Pietro portare avanti da soli un progetto di aggregazione soltanto con Breggia è sicuramente fuori dalla nostra portata. Non abbiamo la forza materiale per condurre un progetto di questa portata da soli, in autonomia, almeno oggi. In futuro non si sa. Ci sono delle alternative all’aggregazione che possono tradursi in collaborazioni comunali e queste si possono certamente discutere”.
Il progetto più grande, dal quale Castello si è già chiamato fuori, comprende l’aggregazione del Basso Mendrisiotto, con la proposta di fusione tra Chiasso, Vacallo, Morbio Inferiore, Novazzano e Balerna.
Un’aggregazione a due Breggia-Castello potrebbe invece realizzarsi?
“Un progetto a due avrebbe un po’ poco senso. C’è quello dell’alto Mendrisiotto, c’è lo studio del Basso Mendrisiotto. Metterci da soli a studiare un progetto aggregativo fra due Comuni è veramente un po’ dispendioso in termini di risorse”.
Ognuno dunque per sé ma con sinergie di collaborazione?
“Questo sicuramente sì”.
Non le interesserebbe poter diventare sindaco di un’entità più grande?
“Non ho queste mire espansionistiche” (sorride).
Insomma, non resta che attendere il 23 gennaio, al termine dell’incontro fra i due enti pubblici per conoscere l’esito delle trattative. Al meeting parteciperanno le compagini municipali di entrambi i Comuni. Va registrato (cfr. articolo sotto) l’insediamento di un nuovo sindaco a Breggia, fresco di nomina. Un altro elemento non trascurabile, nelle prove di ammiccamento fra i due Comuni, riguarda la decisamente più ampia – geograficamente e demograficamente, nonché economicamente – realtà di Castel San Pietro rispetto alla più modesta Breggia. Castello conta 2’300 abitanti, gode di una forza finanziaria decisamente più vantaggiosa, basti pensare soltanto al moltiplicatore d’imposta al 55%, tra i più bassi e interessanti del Canton Ticino.