FC Chiasso: ecco la nuova proprietà?

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Nell’immagine lo stadio chiassese Riva IV (© Flavio Monticelli).

Dopo mesi di poca luce e molte ombre e a qualche giorno dalle notizie ufficiose, l’annuncio è finalmente arrivato: il Football Club Chiasso ha un nuovo azionista di maggioranza.

Si tratta di American Sport Asset Company Limited, un veicolo di investimento specializzato “attraverso il quale un gruppo di società americane formalizza i propri investimenti con l’obiettivo di acquisire club calcistici di alto livello che collaborano e generano sinergie tra loro attraverso la strategia della Multi-club Ownership”, come si legge dal comunicato emesso dalla società. In pratica lo stesso modello di fare impresa degli attuali proprietari del FC Lugano, che oltre ad essere insediati a Cornaredo, gestiscono pure i Chicago Fire in MLS, la massima lega nordamericana, con lo scopo di lavorare in sinergia e portare dei benefici in entrambe le realtà.
Con l’acquisizione della maggioranza del pacchetto azionario della FC Chiasso SA, American Sport Asset Company Limited intende impegnarsi nello sviluppare appieno il potenziale della società rossoblù come club e accademia di formazione.
Gli obiettivi principali prevedono la riorganizzazione e l’internazionalizzazione del Football Club chiassese, così come lo sviluppo del legame con la cittadina.
La fumata bianca era arrivata già il 4 gennaio, quando il veicolo di investimento aveva trovato l’accordo per rilevare la quota di maggioranza del club. Ma chi sono i nuovi proprietari? Ancora non è chiaro, anche perché la conferenza stampa di presentazione in programma ieri 12 gennaio è stata annullata nel tardo pomeriggio del giorno precedente per “cause di forza maggiore”. Quel che è noto è che l’American Sport Asset Company Limited è stata fondata il 30 dicembre a Londra. Sul registro di commercio inglese è iscritta quale business executive american una signora statunitense, tale America Paz. Residente a Los Angeles, la dirigente 53enne figura pure come business executive di un’altra compagnia fondata lo stesso giorno nella capitale britannica, la Nyc Sport Investments Partners Limited. Difficilmente, comunque, sarà questa persona la principale referente del veicolo d’investimento per il club rossoblù
Sarà da capire, inoltre, come la nuova proprietà vorrà intervenire per risollevare le sorti, soprattutto finanziarie, della società di confine. Come scritto nel comunicato “il gruppo è specializzato nella gestione e nell’amministrazione di organizzazioni sportive e si distingue per il suo modello basato sulla progettazione e sullo sviluppo di processi, strutture e infrastrutture che aggiungono valore alle entità che gestisce. Il nuovo gruppo dirigente ha effettuato un’analisi esaustiva della situazione finanziaria e sportiva del club e intende iniziare a lavorare questa settimana sulla pianificazione dei prossimi mesi, dando priorità in questo processo all’area sportiva trasmettendo da subito l’idea del nuovo progetto”.
Prima di tutto sono già corse delle voci su di un possibile avvicendamento sulla panchina al posto di Roberto Cau e mister Luigi Tirapelle, anche se appunto nulla è stato ufficializzato. Ai loro ordini sono intanto state svolte le prime sessioni di allenamento della squadra, che né martedì né mercoledì ha visto il rettangolo verde e il pallone. Le prime sgambate sono state effettuate sulla pista di atletica, un posto comunque ideale per iniziare la preparazione fisica in vista della seconda parte del campionato di Promotion League. È ancora da vedere se ci saranno dei drastici cambiamenti pure a livello degli effettivi presenti in rosa, con i quali verranno (oppure sono già) stati effettuati dei colloqui personali.
Parlando invece delle pendenze legali, in Municipio a Chiasso si è nel mentre discusso sulla disdetta per l’utilizzo delle infrastrutture del Riva IV da parte del FC Chiasso, che sarebbe dovuta diventare effettiva con l’inizio del nuovo anno. L’Esecutivo ha pertanto deciso di rinviare la disdetta di un mese, in attesa di mettersi al tavolo con la nuova dirigenza. Solo verso la fine di gennaio il Municipio deciderà dunque come agire in merito alla questione.
Un grosso e grasso punto di domanda, che si spera possa assottigliarsi o sparire del tutto già dai prossimi giorni.