FC Chiasso, che anno è stato il 2022?

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Un anno travagliato, un anno che è però riuscito a regalare delle soddisfazioni a tifosi, giocatori e staff del Chiasso, anche se le complicate vicende societarie non hanno trovato una soluzione definitiva. Ripercorriamo il 2022 del club momò, capace solo sul campo di raccogliere l’approvazione degli affezionati.
Dopo aver ospitato il danese Christian Eriksen al Riva IV per il prosieguo della sua preparazione post malore ad Euro 2020, il 10 gennaio capitan Andrea Maccoppi e compagni si ritrovano per il primo allenamento dell’anno al cospetto del confermato mister Andrea Vitali, promosso da vice ad allenatore capo ad ottobre 2021 in seguito al licenziamento di Baldo Raineri. Al termine di un mercato non del tutto convincente e alcune amichevoli sottotono, il Chiasso si presenta al 20 febbraio per la prima di campionato dopo la pausa contro il Rapperswil, in programma davanti ai propri tifosi. Un primo tempo indegno e una ripresa nettamente migliore regalano un punto ai padroni di casa. Un punto arrivato anche grazie alle immediate sostituzioni di alcuni elementi, che lasciamo spazio a due grandi protagonisti del ritorno: Carte Said ed Evans Maurin.
Quella contro i sangallesi è la prima partita di uno straordinario percorso dei rossoblù, che nel girone primaverile inanellano 15 risultati utili consecutivi e arrivano fino al playoff che però si rivela un po’ una farsa, quasi un inutile spreco di energie. L’unica delle cinque pretendenti alla promozione in Challenge League a ricevere la licenza è il Bellinzona, che è pure la sola squadra capace di battere il Chiasso in questa prima parte di 2022.
E così si arriva nei mesi più caldi durante i quali, già a giugno, arriva nello scetticismo generale una nuova cordata a dirigere le operazioni, capitanata dal chiacchierato Ninni Corda. Via mister Vitali e lo staff tecnico in toto (nonostante quanto fatto di buono), via il team Manager Fabio Pinna e il segretario generale Edoardo Caroglio. In pratica, per farla semplice, resta solo Nicola Bignotti. Intanto a inizio luglio Ninni Corda viene squalificato per 6 mesi per i fatti di Seregno, nei quali sono invischiati, seppur senza sanzioni, i neorossoblù Cristian Anelli e Federico Gentile.
Tante le critiche rivolte ai nuovi dirigenti: dal netto ritardo dell’inizio della preparazione (è solo il 18 luglio quando i giocatori svolgono la prima seduta diretta da Corda e il preparatore atletico Victor Rodriguez), passando per l’incompreso mercato (tante partenze, tra cui quella di capitan Maccoppi, moltissimi arrivi e giocatori messi fuori rosa senza nessuna comunicazione a giornalisti e tifosi) e l’assenza dell’allenatore (Luigi Tirapelle è stato nominato assieme al vice Roberto Cau il 4 agosto, appena due giorni prima dell’esordio contro il Bulle), per arrivare alla formazione Chiasso II iscritta in 5.a Lega e poi subito ritirata.
Tre pareggi, l’eliminazione dalla Coppa per mano del Rotkreuz e la sconfitta contro il Baden: l’inizio di stagione non è stato dei migliori, complici alcuni fattori di cui sopra. Poi, una volta entrati in ritmo di pari passo con l’assimilazione delle peculiarità della Promotion League, i rossoblù sono stati capaci di restare al passo delle squadre che aspirano alla promozione. Grandi vittorie, come quella contro il Lucerna II mattatore del campionato, e solo alcune battute d’arresto. Il quinto posto a due punti dalla zona promozione con il quale i ragazzi di Luigi Tirapelle chiudono il 2022 evidenziano il buon lavoro svolto da staff, dirigenza e giocatori. Il progetto, sotto il punto di vista calcistico, al momento è riuscito. Anche se, a dirla tutta, i numerosi cartellini e i comportamenti antisportivi di alcuni dirigenti restano una macchia quasi indelebile.
Nello stesso periodo affiorano però i problemi finanziari che da diverso tempo tormentano la società. Al di fuori del terreno da gioco emergono le questioni più spinose del club: gli stipendi non pagati, o pagati solo in parte, i debiti con diversi attori locali e non, lo sfratto dal Riva IV, la rovinosa riunione degli azionisti, le dimissioni (poi ritirate) dell’amministrato unico Davide Miozzari e tutto l’incartamento in mano alla Pretura di Mendrisio. L’ultima notizia è il salvataggio parziale e in extremis da parte di nuovi investitori, anche se tutto è solo rimandato al prossimo 31 marzo. E allora chissà se il Chiasso continuerà a vivere.
Il 2022, quindi, che anno è stato? Un anno non promosso ma rimandato, viene da dire. Rimandato al 2023, un anno cruciale per il futuro.