Tarkovskij, cinema come preghiera

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Andrej A. Tarkovskij, secondogenito del grande cineasta russo, sarà al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto – domenica 16 ottobre alle 15 – per presentare il documentario Andrej Tarkovskij. Il cinema come preghiera. Il film ripercorre la vita e l’opera del regista attraverso registrazioni audio e video inedite, materiali d’archivio e riprese effettuate sui luoghi dei set in Russia, Svezia e Italia, sua patria adottiva. Ne emerge un racconto intimo e appassionante della vita di Tarkovskij, che qui condivide i suoi ricordi, le riflessioni sul senso dell’arte e sull’esistenza.

Grazie alla rinnovata collaborazione con il Film Festival dei Diritti Umani Lugano (FFDUL), con questa proiezione speciale il Museo Vincenzo Vela rende omaggio a un maestro del cinema, dall’estetica originale, spirituale e fuori dagli schemi, in occasione del novantesimo della nascita.
“Sono stati molti e originali i tentativi di spiegare il fenomeno Tarkovskij nell’arte contemporanea. Ma cosa ne pensava Tarkovskij stesso? Da dove veniva la sua ispirazione? Cosa voleva comunicare alle persone che vedevano i suoi film? Questi sono stati gli obiettivi che mi sono posto realizzando il film, per portare gli spettatori alle origini del suo pensiero e per condividere l’emozione di incontrare di nuovo il grande artista, uomo e mentore che è stato mio padre”. A parlare è Andrej A. Tarkovskij, secondogenito del grande regista, che accompagnerà il suo documentario Andrej Tarkovskij. Il cinema come preghiera nella speciale proiezione organizzata dal Museo Vincenzo Vela in collaborazione con il Film Festival dei Diritti Umani Lugano (www.festivaldirittiumani.ch). Domenica 16 ottobre si renderà infatti omaggio a uno dei maestri del cinema, in occasione dei 90 anni dalla nascita. Proprio come Vincenzo Vela (a cui venne notificato il decreto di espulsione dal Regno Lombardo-Veneto dopo la realizzazione del suo Spartaco), anche Tarkovskij è stato costretto all’esilio per le sue prese di posizione e per le critiche al regime sovietico. In quanto artista russo dissidente e difensore dei diritti umani, la sua vicenda risulta inoltre di stretta attualità.
Presentato alla 76.a Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il documentario Andrej Tarkovskij. Il cinema come preghiera racconta la vita e l’opera di Tarkovskij lasciando la parola al regista stesso che condivide i suoi ricordi, il suo sguardo sull’arte, le riflessioni sul destino dell’artista e sul senso dell’esistenza umana. Le immagini del documentario sono costituite da frammenti di film, da rarissimi materiali – foto e video – d’epoca e dalle riprese effettuate sui luoghi della vita e dei set dei film di Tarkovskij in Russia, Svezia e Italia. Il tutto è accompagnato infine da registrazioni inedite di poesie di Arsenij Tarkovskij, uno dei più grandi poeti russi del Novecento e padre del regista.