Investire al fine di progredire. È racchiuso in questa frase il messaggio che il Municipio di Breggia vuole lanciare alla popolazione in vista del referendum comunale del 30 ottobre concernente la decisione del Legislativo di concedere un credito di 687 mila franchi per la progettazione e gli appalti della nuova scuola dell’infanzia a Lattecaldo e della nuova mensa delle elementari. Contro la risoluzione, come è noto, è stato promosso un referendum sottoscritto da 324 cittadini: spetta quindi agli elettori la decisione finale.
Gli investimenti per il centro scolastico, ricorda l’Esecutivo che ieri si è rivolto alla stampa, sono un obiettivo prioritario, tecnicamente interessante e finanziariamente sostenibile, senza pregiudicare il moltiplicatore d’imposta.
Gli assi strategici di sviluppo – spiega il sindaco Sebastiano Gaffuri a l’Informatore – poggiano su risorse paesaggistico-territoriali e sulla qualità di vita offerta alla popolazione. Non potendo contare su atout quali zone industriali e importanti contribuenti fiscali, Breggia intende estendere la vocazione residenziale del Comune. “Da anni l’Esecutivo lavora in questa direzione” fa notare il sindaco che restringe il focus sull’oggetto della votazione: il comparto scolastico. “Crediamo nella scuola pubblica e vogliamo che possa offrire servizi attrattivi per le famiglie”. Il complesso di Lattecaldo, ricorda, è stato costruito nel 1974 in un periodo storico-economico particolarmente spinoso. L’edificio, tra l’altro, “è stato definito dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport tra più belli di tutto il Cantone”. A distanza di cinquant’anni, dunque, l’auspicio è di ripercorrere i medesimi passi, scommettendo su un progetto con un orizzonte altrettanto esteso.