Si relazionano con i degenti e forniscono un supporto sempre più apprezzato al personale ospedaliero. I membri del Gruppo Volontari (GV) che opera all’Ospedale Regionale di Mendrisio rappresentano un tassello rilevante all’interno del mosaico di attività indispensabili al funzionamento della complessa macchina nosocomiale. L’attività del Gruppo è iniziata oltre vent’anni fa sulla spinta dei singoli impegnati in svariate attività di volontariato nei reparti. Grazie alla sollecitudine e alla caparbietà della coordinatrice Gabriella Grounauer e alle sinergie createsi con la direzione dell’Ospedale Regionale, l’iniziativa individuale ha lasciato spazio alla costituzione formale del Gruppo Volontari che è cresciuto sia per quanto attiene alla composizione, sia in relazione alle ore di presenza garantite giornalmente.
Oggi il GV è giunto a una fase di svolta. l’Informatore ne ha parlato con i membri del comitato Mary Ries, Fausto Denti e Ettore Brenni. Prima dell’esplosione della pandemia di Coronavirus, il Gruppo è arrivato a contare una quarantina di aderenti, riuscendo ad assicurare una partecipazione regolare alle attività sull’arco della settimana. L’organizzazione è regolata a turni: il volontario è in grado di fornire un supporto al personale nella misura in cui si relaziona con i pazienti ricoverati, tiene loro compagnia, li assiste all’ora dei pasti, li accompagna a fare due passi lungo i corridoi,…
Discrezione e sensibilità sono due qualità fondamentali per i volontari che mantengono stretti contatti con i responsabili dei reparti nei quali si muovono. In effetti, spiegano i membri del GV, si entra nella sfera intima di persone che, poiché ricoverate, si trovano ad affrontare un momento non facile del loro percorso di vita.
L’attività si è via via “professionalizzata” con l’inserimento graduale dei volontari nell’esercizio quotidiano delle équipes che operano in diversi reparti: dall’emodialisi alla geriatria alle cure intense, per fare solo alcuni esempi. La turnistica è programmata in base alla disponibilità di tempo di ciascun volontario e all’attitudine personale. L’impegno minimo richiesto è quantificato in due ore settimanali, ma la pianificazione delle prestazioni è variabile e tiene naturalmente conto delle possibilità di ogni membro.
Il lavoro non è retribuito, tuttavia il volontario è considerato a tutti gli effetti un collaboratore dell’Ospedale Regionale di Mendrisio. Le prestazioni sottostanno a un regolamento condiviso e la direzione offre un contributo formativo quale riconoscimento per la dedizione e il supporto garantiti. Chi sceglie di affrontare questa sfida ha la possibilità di acquisire un bagaglio di competenze indispensabili per svolgere le funzioni richieste nel contesto ospedaliero, dal rispetto delle norme igienico-sanitarie al supporto psicologico.
La fase post-pandemica
L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 ha comportato la chiusura delle porte dell’Ospedale, su indicazione delle autorità cantonali, a tutte le persone esterne al nosocomio, originando di fatto un repentino e totale arresto delle attività del GV. Il susseguirsi delle diverse ondate pandemiche ha permesso la ripresa dell’operatività a singhiozzo, con periodi di presenza alternati ad altri di interruzione. A seguito di questa situazione imprevista, il GV sta attraversando una fase di riorganizzazione interna, con la ricostituzione di un organico stabile e la pianificazione di un incarico durevole: la finalità è quella di rispondere al bisogno manifestato dai degenti che sollecitano la presenza dei volontari, dei familiari dei pazienti e delle équipes medico-infermieristiche che ne apprezzano il supporto assicurato.
Lo stadio acuto della pandemia ha agito a vari livelli, scomponendo un’architettura costruita mattone dopo mattone. Alcuni membri del Gruppo – confidano gli stessi appartenenti – si sono sentiti messi da parte, sminuiti, qualcuno ha perso la motivazione dovuta a un’assenza di prospettiva certa, altri hanno imboccato strade alternative alla ricerca di nuove esperienze. Il nucleo centrale tuttavia è vivo e partecipe, dinamico e carico di stimoli per tornare ad affrontare le sfide richieste da un’attività che regala soddisfazioni impareggiabili.
Un nuovo impegno
Direzione di OBV e GV stanno riflettendo in queste settimane a un obiettivo comune, affrontando vari aspetti, nell’ottica di dare continuità all’esperienza consolidata nell’arco di vent’anni. Donne e uomini interessati a impegnarsi in questo contesto possono contattare la direzione dell’Ospedale che darà loro le informazioni basilari e le coordinate necessarie. Si inizia sempre, come rilevano i membri di comitato, da una presa di contatto, attraverso un colloquio esplorativo con la coordinatrice Gabriella Grounauer, allo scopo di capire le motivazioni del candidato, le sue aspirazioni e le attitudini.
“Questa attività – concludono – permette di instaurare legami di amicizia e affetto. Fare volontariato non è un ripiego, ma non deve neppure spaventare: non si viene, per così dire, buttati nella mischia, bensì accompagnati passo dopo passo. L’OBV garantisce infatti un sostegno formativo costante e un supporto professionale anche per la gestione degli aspetti emozionali.”
Durante il mese di settembre verrà organizzato un momento informativo a Mendrisio che sarà aperto a tutti i nuovi interessati.