Renato Ballerini, un artista da (ri)scoprire

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Renato Ballerini, Foce del Cassarate a Lugano, 1937, olio su tavola, 30 x 44 cm.

Le rive del lago splendenti nella luce dei pomeriggi estivi, riprodotte su tele e tavole, rappresentano un invito a tuffarsi nell’universo artistico di Renato Ballerini (Ravenna, 1877 – Lugano, 1954), protagonista della vita culturale ticinese nella prima metà del Novecento. Un’ampia rassegna dei suoi lavori è in mostra fino al 2 ottobre prossimo alla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate.
Pittore, scultore, illustratore e giornalista: l’esposizione, curata da Simona Ostinelli, approfondisce i molteplici interessi e i talenti di un artista che oggi è noto perlopiù solo agli addetti ai lavori, nonostante egli abbia partecipato molto attivamente alla vita politica e culturale ticinese. Nei primi decenni del secolo scorso, Ballerini è stato infatti per Lugano un’autentica personalità: ritrattista della borghesia cittadina, illustratore di vignette satiriche, cronista per la carta stampata.
Le opere esposte nelle sale della Pinacoteca Züst restituiscono un’immagine completa del poliedrico intellettuale di natali ravennati e ticinese di adozione. La mostra nasce dall’incontro con Frederik Poort, pronipote e depositario del fondo del pittore, e si completa grazie alla ricerca di numerose testimonianze presenti sul territorio.
Il visitatore esplora un percorso che spazia dai lavori giovanili di gusto liberty ai primi ritratti, autoritratti e paesaggi eseguiti in Ticino; un’ampia pagina, la stagione più felice dell’artista, è quella del Realismo magico, con opere che restituiscono la grande passione che Ballerini nutriva per quanto accadeva in quegli anni a Milano. Nel capoluogo lombardo, Renato Ballerini ha lavorato ai primi del ‘900 come disegnatore tecnico per l’architetto Augusto Guidini (1853-1928) che nel 1910 gli chiede di trasferirsi a Lugano. Tra i primi lavori in Ticino vi è probabilmente la collaborazione con il pittore Gioachimo Galbusera (1870-1944) per la realizzazione del ciclo di dipinti della vecchia Birreria Gambrinus nel centro di Lugano gestita dalla famiglia Hunziker.
Per “Libera Stampa” Ballerini lavora in qualità di giornalista e illustratore. In quest’ultima veste, collabora anche con importanti personalità del mondo culturale cantonale.
I paesaggi che l’artista dipinge en plein air sono dedicati quasi esclusivamente al centro di Lugano e ai suoi dintorni. In questa estate così calda e ricca di giornate assolate è un piacere ammirare opere fresche, dai timbri squillanti, che “fotografano” il lungolago, Parco Ciani, i bagnanti alla foce del Cassarate e i profili delle montagne.
La figura umana è il soggetto che appare costantemente nella produzione e nella poetica di Ballerini che si afferma abile ritrattista. Tra le sue opere spiccano ritratti di uomini politici (il leader socialista Guglielmo Canevascini, ma anche il consigliere federale Giuseppe Motta), colleghi pittori, esponenti della borghesia luganese. Emergono inoltre figure che non hanno un nome e che rimangono impigliate nel silenzio. Il pittore denota grande maestria nel ritrarre i bambini, mostrandone sia i tratti severi, sia l’inarrivabile dolcezza.
Quello del Realismo magico, si diceva, è forse il periodo più felice di Renato Ballerini. La vicinanza con i pittori italiani Ubaldo Oppi, Mario Sironi e Cagnaccio di San Pietro, si ritrova nella ritrattistica e nelle composizioni di più ampio respiro, che ci parlano di una ricerca che tenta di valicare il dato della verità, da sempre inseguito dall’artista, per un ritorno a una classicità raggiunta con esiti diversi.
L’esposizione in corso a Rancate mette infine in luce l’interesse dell’artista per varie tecniche e forme espressive quali la scultura e soprattutto il manifesto, un genere che nella prima metà del Novecento riscontrava un notevole successo, e infine il pastello, impiegato anche nella composizione di scene di sapore domestico, con giovani intenti alla lettura o all’esercizio della musica.
La mostra Renato Ballerini (Ravenna, 1877 – Lugano, 1954). Pittore, scultore, illustratore e giornalista si potrà visitare negli spazi della Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate fino al prossimo 2 ottobre. La struttura è aperta da martedì a domenica (agosto 14-18 / settembre e ottobre 9-12 e 14-17).