L’attesa è finita: dopo il mese abbandante di preparazione condito da sette partite amichevoli (l’ultima vinta per 17-0 contro il Rancate del tecnico Simone Bordogna), domani il Mendrisio tornerà a respirare l’aria della Seconda Interregionale. Lo farà in casa alle 16 contro il Cham II, squadra neopromossa evidentemente affiliata alla Prima squadra che disputa la Promotion League con il Chiasso.
Il Mendrisio è pronto? Come arriva all’esordio in campionato? Lo abbiamo chiesto al vice di mister Amedeo Stefani Sandro Reclari (nella foto di Mattia Allevi), il nuovo membro dello staff in arrivo dal Novazzano, l’ultimo stadio della sua notevole carriera da giocatore.
Che anni sono stati quelli in gialloblù?
Una stagione più fortunata con una salvezza e un’altra meno, nata con mille difficoltà, visto il cambio societario importante, e chiusa con la retrocessione. Era un po’ una sfida cercare di mantenere il posto in una categoria di rilievo e purtroppo non ce l’abbiamo fatta. Dal punto di vista umano, a Novazzano è stata una bellissima esperienza, è una società genuina e una splendida realtà.
Cosa ti ha convinto a venire a Mendrisio?
Amedeo Stefani ha giocato un ruolo parecchio importante. Stavo già valutando l’ipotesi di smettere e mentre stavamo facendo una chiacchierata tra amici è nata quest’idea. Poi naturalmente dare una mano in qualità di vice allenatore in una società notevole come Mendrisio, con persone del posto che conosco come Luca Roncoroni e Nicola Salerni, mi ha facilmente convinto.
Com’è vivere dall’altra parte della linea bianca laterale?
Causa vacanze di alcuni membri della squadra ho avuto la possibilità di scendere ancora in campo per qualche minuto nelle amichevoli (ride, ndr). Il calcio giocato è stato una parte importante della mia vita e in alcuni momenti un po’ mi manca. Però mi sono lanciato in questa nuova avventura con l’idea di dare il 100% in questo ruolo. Mi sto trovando molto bene con tutto lo staff e con i ragazzi, c’è un bell’ambiente di lavoro e questo sicuramente mi ha aiutato ancor di più a non soffrire l’abbandono del terreno da gioco, che è normale che un po’ si faccia sentire.
Come hai visto la squadra in questo mese abbondante?
I ragazzi hanno voglia, hanno lavorato bene e seguono le direttive. C’è qualità e volontà di riscattare gli anni in cui non sono arrivati dei risultati esaltanti o non all’altezza di quello che ci si potrebbe aspettare da un Mendrisio.
Sono state diverse le amichevoli organizzate, avete ricevuto le risposte che vi aspettavate?
Ne abbiamo giocato molte anche perché durante il periodo estivo molti vanno in vacanza e non sempre si ha a disposizione tutto il gruppo. Le risposte vere le avremo però a partire da sabato, perché nelle amichevoli qualcosa si può vedere, ma ci sono diversi fattori che influiscono sulla partita come il livello di preparazione della tua squadra e del tuo avversario.
Il gruppo ti sembra competitivo per stare nei piani alti della classifica?
Questa è sicuramente l’idea e l’ambizione di tutti. I giocatori che sono arrivati a rinforzare un’ossatura, che comunque già comprendeva elementi importanti, hanno fatto intravedere delle buone cose. Poi parlare dei singoli non mi piace, perché dimentichi sempre qualcuno. Mendrisio deve tornare a recitare un ruolo importante, questo è l’obiettivo.
Come arrivate alla prima di campionato contro il Cham II? Cosa conoscete dei vostri avversari?
Arriviamo dopo una preparazione di sei settimane dove abbiamo lavorato e cercato di conoscerci, perché staff e diversi giocatori sono cambiati. La parte rilevante era amalgamarsi e trovare uno spirito di squadra, perché se si vuole competere sull’arco di un’intera stagione bisogna avere una forza di gruppo rilevante. Arriviamo carichi e motivati perché vogliamo fare bene. Sul Cham II abbiamo reperito delle informazioni, anche sul campionato dello scorso anno che hanno dominato. Loro arrivano con entusiasmo. Noi dovremo essere bravi a far capire che la Seconda Inter è un’altra cosa. Mendrisio è casa nostra e vogliamo che nessuno venga a fare risultato. Dobbiamo partire con il piede giusto.