“Rinunciate ai fuochi”

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foto Guido Santinelli agosto 2013

Alla vigilia del 1. agosto il Mendrisiotto è gravemente arido. Le piogge qua e là di questa settimana non hanno portato vero sollievo ed è prevista una nuova settimana di sole pieno. Dalle nostre informazioni risulta che falò e fuochi d’artificio sono in programma unicamente sul lago Ceresio dove cioè non c’è rischio-incendi: a Riva San Vitale, Melano e Lugano. Questi Comuni hanno comunque dovuto chiedere la deroga alla Sezione forestale del Cantone a causa del divieto generale di accendere fuochi all’aperto. A Chiasso – ci spiegano in Comune – di solito questa parte della festa la organizzano gli Urani ma quest’anno hanno deciso di rinunciare sia al falò che ai fuochi a causa della situazione. Neanche a Mendrisio sono previsti spettacoli pirotecnici.
Il divieto generale di accendere fuochi all’aperto nella Svizzera italiana vale anche per gli spettacoli pirotecnici, ecco perché Comuni o associazioni che li organizzano, devono avere chiesto e ottenuto una deroga cantonale. Al comandante del Corpo Pompieri Mendrisiotto, Corrado Tettamanti, chiediamo come vivono l’avvicinarsi della Festa nazionale. “Preoccupa il privato che non rinuncia ai fuochi; – rileva – per noi qualsiasi cittadino deve rispettare scrupolosamente il divieto (salvo deroga cantonale). Se succede qualcosa, è considerata negligenza. Ci sono sanzioni di legge cui far fronte. Questa volta l’invito quindi è a rinunciare ai fuochi del natale della patria ma non compete a noi decidere chi può farli e chi no”. Che rischi temete? “La situazione non è per niente bella e non è solo il territorio arido a costituire un rischio per gli incendi. L’altra circostanza che preoccupa, nell’eventualità di dover spegnere un rogo, è la mancanza d’acqua”. Acqua che non basta neppure per campi e vigneti (cfr. articolo in basso). Dove andreste a prenderla? “Per forza al lago ma non è semplice. Indipendentemente dal 1. agosto, già da tempo siamo in stretto contatto con le aziende comunali dell’acqua potabile per non trovarci impreparati in caso di urgenza”.
Anche in Svizzera la passione per i fuochi d’artificio è assai diffusa. Secondo l’Ufficio federale di polizia (fedpol) si sparano ogni anno (la media è degli anni 2010-2019) circa 1700 tonnellate di fuochi d’artificio. Bruciando, queste quantità di “fuochi” emettono circa 300 tonnellate di polveri fini che precipitano al suolo e nelle acque. In totale in Svizzera vengono emesse ogni anno circa 15 mila tonnellate di polveri fini. I fuochi d’artificio rappresentano quindi circa il 2% delle emissioni complessive. Altri effetti che producono botti e fuochi d’artificio sono la paura e il disorientamento che provano animali domestici e selvatici.