Oro blu per i popoli bisognosi

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Due degli otto miliardi di abitanti del pianeta soffrono la mancanza di acqua potabile. Un dato che – da solo – ci riporta alla dimensione del problema-acqua sulla terra. Se è vero che il Mendrisiotto e l’Europa intera stanno in questo periodo soffrendo la siccità, vi sono Paesi che tutto l’anno sono in estrema difficoltà con il bene più prezioso che viene anche definito “oro blu”. E moltissimi bambini muoiono per la diarrea causata dalla mancanza di acqua potabile.
Per sostenere le popolazioni più fragili sotto questo profilo, dal 2006 il Municipio di Mendrisio assegna un centesimo per metro cubo d’acqua consumato dalla cittadinanza durante l’anno (fino ad un importo massimo di 20 mila franchi) ad associazioni attive nel campo della messa a disposizione di acqua potabile alle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo. In una conferenza stampa convocata martedì, il capo del Dicastero Aziende industriali della Città, Massimo Cerutti, ha annunciato i destinatari dei contributi relativi al 2021. Si tratta dell’Associazione SwissLimbs con sede a Bellinzona e uffici a Lugano per il sostegno a un progetto per l’approvvigionamento idrico ed energetico di un campo di rifugiati in Uganda. Verrà posato Il progetto si chiama “Acqua e elettricità per il campo rifugiati di Bibidi, Uganda” e – come ha rilevato Nicole Rossi a nome dell’associazione – mira a servire 1’500 persone, ossia 400 famiglie, e sarà realizzato entro il marzo del 2023. Saranno dieci i Comuni del Ticino (fra cui appunto Mendrisio) a sostenere questo progetto che consiste nella posa di un OffGridBox, ossia un container dotato di 12 pannelli solari sul tetto. Produrrà energia e acqua, creando anche dei posti di lavoro per donne. Il progetto prevede anche lo scavo per un pozzo. La Città sosterrà questo progetto con 11’300 franchi. Altri 8’700 franchi saranno invece devoluti al Centro per lo sviluppo e la cooperazione SUPSI di Mendrisio per il sostegno di un progetto di formazione continua (CAS “Wash”) nel settore dell’acqua a favore dei Paesi in via di sviluppo. Tale corso è strutturato per accrescere le competenze degli operatori nell’ambito di una maggior comprensione dei fondamentali del settore-acqua, sia in contesti umanitari sia in contesti di sviluppo. Esso introduce gli studenti ai principi di base della pianificazione, la progettazione e la realizzazione di attività per migliorare l’accesso domestico alla fornitura di acqua ed ai servizi sanitari, nonché per sensibilizzare a comportamenti improntati all’igiene. “Il Centro per lo sviluppo e la cooperazione SUPSI – ha spiegato il suo direttore Claudio Valsangiacomo – è stato fondato nel 2008 e con il vostro finanziamento permettete ad uno studente dei Paesi in via di sviluppo di seguire i nostri corsi. Il contributo che versa la Città di Mendrisio sulla base dei consumi dell’acqua corrisponde a 1 franco all’anno per ogni abitante”. In effetti il Centro lavora su più fronti fra i quali le migrazioni, la salute, habitat e energia e Wash inteso come acqua/toilette ecc. Si organizzano workshop e scambi di studenti. I corsi CAS tenuti dal Centro sono impegnativi e portano ad ottenere un certificato. Quella attuale è la terza edizione dei corsi. La Città – come ha sottolineato il municipale Massimo Cerutti – con la scelta del Centro per lo sviluppo e la cooperazione SUPSI per l’attribuzione dei contributi apre la finestra della formazione. “Il Dicastero AIM – ha commentato il municipale – oltre a sostenere i progetti, auspica che questo impegno serva a sensibilizzare la cittadinanza sul ruolo fondamentale dell’acqua nella vita quotidiana. L’acqua è vita. La Svizzera e le sue Alpi ne sono un’incredibile fonte ma altrove la carenza crea povertà e morte”.
La cifra totale di 20mila franchi è finanziata in egual misura dall’Amministrazione comunale e dalle AIM.