L’arrivo a Mendrisio del Consiglio Federale è stato salutato da sorrisi e strette di mano, ma anche da iniziative volte a sensibilizzare il Governo sulle problematiche che attanagliano il distretto, legate in particolare a traffico e collegamenti; iniziative che si sono concretizzate con striscioni appesi lungo via Turconi contro i progetti viari destinati a interessare la regione nei prossimi anni.
Cittadini per il territorio, Associazione Traffico e Ambiente (ATA) e Comitato “No alla terza corsia tra Lugano e Mendrisio!” hanno inoltre consegnato nelle mani di Simonetta Sommaruga, direttrice del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, una lettera che illustra le ragioni dell’opposizione a “PoLuMe”, considerato un progetto a impatto ambientale negativo, che non gode di sostegno nel Mendrisiotto e Basso Ceresio. 6’300 ticinesi hanno infatti firmato una petizione contro il potenziamento dell’autostrada tra Lugano e Mendrisio. Il documento rileva inoltre che pure istituzioni e mondo politico hanno mostrato un marcato scetticismo nei confronti di questa prospettiva, unitamente ad associazioni che si occupano di temi ambientali.
Mendrisiotto e Basso Ceresio – si fa notare – sono densamente abitati e fortemente penalizzati da oltre 60 anni dal traffico pendolare e internazionale: si invoca pertanto maggiore considerazione per i cittadini di questa regione, a livello cantonale e nazionale. La missiva esprime chiaramente la convinzione che riqualifica ambientale e salute dei residenti debbano avere un peso maggiore rispetto a quello dato alla risoluzione dei problemi di fluidità del traffico.
Cittadini, ATA e Comitato contrario a PoLuMe si dicono fiduciosi che la sensibilità della consigliera federale per i temi ambientali e territoriali “la convinca a mettere in cantiere l’elaborazione di un nuovo indirizzo strategico” rinunciando di fatto a PoLuMe e affrontando i problemi della A2 “con visioni più lungimiranti e non con nuove strade”. Gli investimenti previsti, per i contrari al progetto, dovrebbero essere destinati a misure di risanamento e manutenzione delle strade già esistenti, al riassetto paesaggistico, ai ripari fonici, alle piste ciclabili, al sostegno al trasporto pubblico e aziendale,…
Le associazioni coinvolte rammentano inoltre che la popolazione del Mendrisiotto e del Basso Ceresio è tra le più esposte all’inquinamento dell’aria e fonico: la terza corsia dinamica sulla A2 “non risolverà probabilmente i problemi della mobilità, li sposterà soltanto, di sicuro non risolverà quelli della salute e della qualità di vita delle persone”.