Alleanza fra uomo e ambiente

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Attraverso una metafora sociale, legata al tema delle erbacce, Meride farà da teatro – il prossimo 11 giugno – a un primo appuntamento che si configura come una sagra, con tutti i contenuti tipici di questa storica forma d’aggregazione, ma che vuole essere anche spunto di riflessione riguardo problematiche di più ampio respiro come biodiversità, sostenibilità e sostegno reciproco.
L’idea – che contiene una dimensione sociale e una ambientale al tempo stesso – è nata da un progetto di un gruppo di studenti SUPSI in formazione di base in Lavoro Sociale. L’iniziativa ha quindi preso forma grazie all’entusiasmo mostrato dai cittadini e alla collaborazione con diversi enti, in particolare la Città di Mendrisio – con la Commissione di Quartiere di Meride – e l’Associazione Meride Insieme.
Il senso della prima Sagra delle erbacce si compie nel considerare queste ultime non più come specie invadenti o parassite, bensì in qualità di alleate, come spiega a l’Informatore Claudio Lucini, docente al dipartimento Scienze aziendali e sociali della SUPSI. Il concetto di “alleanza” si allarga a tutti i soggetti, dalle istituzioni alle imprese sociali, dalle associazioni alla scuola universitaria, che danno vita a esperienze ricche di interesse. Soggetti che collaborano in vista della preparazione della festa che rappresenta un modo per ri-trovarsi. Mettere in risalto le erbacce – continua Lucini – significa valorizzare sensibilità diverse.
L’allestimento di una sagra rappresenta un invito a ricostituire un senso di appartenenza – che acquisisce un significato peculiare dopo le restrizioni imposte dalla pandemia – all’interno di una comunità aperta e interattiva.
Le erbacce, in questo contesto, sono una volta di più metafora di una natura sociale. Il prof. Mauro Ferrari, autore del saggio Di sagre, di rituali ludici, ci aiuta a chiarirne il senso, sottolineando il fatto che le erbacce possono attecchire là dove non ce lo aspettiamo. Così come alcuni fenomeni sociali: si affermano, indipendentemente dalla nostra volontà, dalla nostra capacità di programmazione.
Alle erbacce attribuiamo spesso una connotazione negativa (la stessa denominazione è spregiativa) scoprendo tuttavia in seguito che le erbe spontanee possono vantare qualità sorprendenti; basti pensare, banalmente, all’uso che se ne fa in cucina. Ne sa qualcosa chi si è avventurato nella raccolta dell’aglio orsino.
La qualità della nostra vita – rilevano gli organizzatori dell’appuntamento dell’11 giugno – dipende anche dalla capacità di accettare e integrare le differenze.
Apprezzare le erbacce vuole dire anche prestare attenzione alla biodiversità. Tutelare l’ambiente che ci circonda equivale in sostanza a prendersi cura delle persone che lo abitano.

Il programma
La prima Sagra delle erbacce di Meride si svolgerà sabato 11 giugno. L’apertura ufficiale è prevista alle 10.30: la piazza del paese fungerà da fulcro dell’evento e ospiterà un infopoint gestito dalla SUPSI, l’osteria sociale BarAatto – con sartoria DaCapo e RadioAttiva – le cooperative d’abitazione CASSI e Cam’On, uno stand curato dalla Commissione di quartiere di Meride, l’Associazione Meride Insieme, Ul Neguziett, l’impresa sociale Ca.Stella FARM, le Botteghe del Mondo (commercio equo e solidale) e AMA Servizio trasporto anziani del Mendrisiotto.
Durante tutta la giornata saranno proposti vari appuntamenti. Dalle 11 alle 13 si potrà partecipare a “Corteggiamenti”, ossia visitare le corti del nucleo. Tra le 11 e mezzogiorno aprirà le porte Ca.Stella FARM che presenterà il proprio progetto, gli animali e la struttura: tra le 14 e le 15 si svolgerà anche (su prenotazione) una passeggiata con l’accompagnamento di alpaca. Il momento del pranzo offrirà ai visitatori l’opportunità di assaggiare specialità vegetariane e ricette realizzate valorizzando le erbe selvatiche.
Nel pomeriggio, spazio al concetto di sostenibilità tessile grazie al Progetto Treebù. La scaletta degli appuntamenti proseguirà alle 15.15 con la tavola rotonda su “Partecipazione e lavoro sociale di comunità” animata da ProSenectute e dall’Ufficio Antenna Sociale del Comune di Mendrisio.
Il workshop “Tart’Art” (laboratorio di cucina dell’Officina del Gusto, con Agnese Z’graggen) prenderà il via alle 14.30. Per i più piccoli è in cartellone lo spettacolo “Biancaneve” del collettivo dei Giullari di Gulliver, alle 15.30, seguito da una merenda. In serata ci si ritroverà in piazza per un concerto organizzato da Bottega Bar Incontro.
Durante la giornata si potranno visitare il Museo dei Fossili, che rimarrà aperto dalle 9 alle 17, il Museo Arte Sacra, accessibile dalle 14 alle 17 così come la chiesa di San Silvestro, aperta nei medesimi orari.

Proposte culinarie e ricette
Bar, ristoranti e locande del paese realizzeranno per l’occasione piatti creativi che contemplano l’utilizzo di erbe spontanee. Anche il pubblico sarà chiamato a contribuire in prima persona. Al punto info SUPSI e all’Officina del Gusto saranno raccolte proposte per cucinare, conservare o utilizzare le erbacce. Ne seguirà un ricettario.