Pompieri in lotta con il clima

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In prima linea, i pompieri del Mendrisiotto si preoccupano per le conseguenze dirette dei cambiamenti climatici: la siccità che fa aumentare in maniera esponenziale il rischio di incendi (soprattutto nelle aree boschive, come si è visto quest’anno) e poi le alluvioni nelle fasi in cui si scatenano le precipitazioni. Ci si prepara a far fronte a questi mutamenti introducendo alcune risorse di rinforzo, è stato annunciato lunedì al Centro Cantonale Pompieri Mendrisiotto durante l’annuale incontro con i media per il bilancio del 2021. “Dopo l’esperienza maturata quest’anno con la siccità e gli incendi boschivi – ha annunciato il comandante Corrado Tettamanti – stiamo studiando la possibilità di organizzare un picchetto anche per questa specializzazione”. Nel Mendrisiotto i boschi coprono circa il 60% del territorio. Per la lotta agli incendi boschivi il Cantone ha dotato i pompieri di una nuova attrezzatura idonea per lo spegnimento.
Questo modulo ad alta pressione viene trasportato tramite un apposito rimorchio e può essere elitrasportato sul luogo dell’evento in caso di necessità. Con la dotazione del mezzo giungerà anche nuovo materiale per la lotta contro gli incendi nei boschi. D’altra parte, la siccità preoccupa per la possibile carenza d’acqua nel momento del bisogno. Ad esempio, in questi giorni fior di Comuni annunciano problemi legati all’approvvigionamento dell’acqua e si sa che ogni paese deve garantire delle riserve anti-incendio che tuttavia possono ridursi in caso di prolungata siccità. La situazione allora diventa delicata. “Credo che in caso di eventi legati alle mutazioni climatiche, la complementarietà che può instaurarsi fra i vari Corpi sia importante; – ha aggiunto il comandante Corrado Tettamanti – una complementarietà che condivido pienamente quando c’è il tempo di organizzarsi”. Fra gli interventi degni di nota ricordati sullo scorrere del 2021, è stato segnalato l’incendio boschivo in Valle di Muggio il 7 aprile, la collaborazione prestata per le fiamme che divoravano i boschi nel Gambarogno e le tre finestre di maltempo che si sono abbattute sul Mendrisiotto fra la fine di luglio e l’inizio di agosto.
“Siamo al terzo anno dall’unificazione del Corpo” ha premesso il comandante precisando che la “macchina” è ancora in fase di consolidamento. E nel 2021 – ha sottolineato – la parola chiave è stata ancora “consolidamento” per tutte le attività, da quella politica a quella tecnica. Nel 2021 l’organizzazione politica è giunta al termine della prima legislatura. Stiamo parlando della delegazione consortile che è l’organo esecutivo del Consorzio Centro di Soccorso Cantonale Pompieri del Mendrisiotto ed è composto da 5 membri. Nel 2021 Mattia Rossi ha sostituito Luca Binzoni. Il comandante ha definito come “molto forte” la delegazione consortile “che ha saputo ascoltare le problematiche e fatto sì che in questi anni abbiamo potuto costruire una presenza di militi permanenti”. In effetti nel 2021 il Corpo ha potuto dotarsi di ulteriori due figure professioniste. Nel 2022 è prevista l’assunzione di ulteriori 2 figure professioniste. Al completo, il Corpo sarà dotato di 6 professionisti (comandante compreso). In totale i militi sono 144 (di cui 4 donne) per una regione che conta 57 mila abitanti ed è attraversata da arterie sia stradali sia ferroviarie importanti. Il Mendrisiotto è l’imbuto del Canton Ticino e quando avviene un evento di emergenza facilmente si imbottiglia tutto il territorio, si crea una sorta di paralisi. Anche per questo puntiamo a consolidare il Centro di difesa di Primo Intervento in ambito chimico.
E il 2021 è stato anche l’anno della nascita della nuova organizzazione: ad ogni mobilitazione vengono aperte le due caserme, quella distaccata di Chiasso ed il Centro di soccorso Cantonale Pompieri a Mendrisio. Il mezzo più importante viene attivato nella sede più vicina all’evento. Ogni gruppo di allarme (8/10 militi) contiene persone competenti nelle varie specializzazioni. Tre gruppi per la fascia diurna e 7 gruppi per le notti ed il weekend.

Dopo il Covid attività rinata
“Nel 2021 l’attività dei pompieri ha conosciuto una rinascita” è stato il commento del presidente della Delegazione consortile Samuel Maffi. “Il numero di interventi ha risentito ancora della situazione sanitaria legata al Covid, ma non come nel 2020 quando abbiamo avuto il lockdown e traffico e attività professionali erano in parte fermi”. Accanto a lui, a presentare il bilancio dell’anno scorso, anche la vicepresidente della Delegazione consortile Sonia Colombo-Regazzoni.

La statistica 2021
Gli interventi sono stati 665 per un totale di 10’322 ore di intervento: 238 di lotta contro il fuoco, 214 per allagamenti, 28 salvataggi, 8 incidenti, 131 inquinamenti, 36 eventi naturali, 10 diversi. I servizi a terzi ammontano a 173 (77 disinfestazioni da imenotteri, 11 servizi di prevenzione, 3 servizi di polizia ausiliaria e altri servizi a terzi).

Cantiere viadotto Campaccio
Durante il 2022 – è stato annunciato – inizierà il cantiere per il risanamento e l’ampliamento del viadotto “Campaccio” dell’autostrada A2. Questo importante cantiere sul comprensorio comporterà da parte di USTRA la fornitura di nuovo materiale per far fronte a eventuali incidenti.