Buona la prima di Ardemagni

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Nella foto di Mattia Allevi il tecnico momò durante la prima sfida della nuova avventura con il Mendrisio.

Il ritorno al Comunale di Francesco Ardemagni è stato un successo. La quarta esperienza sulla panchina del Mendrisio del tecnico momò è iniziata nel migliore dei modi: Perlen-Buchrain sconfitto per 2-0.

La prima vittoria della nuova era Ardemagni ha dato un po’ di respiro alla classifica dei bianconerorossi. Da quattro che erano, ora sono sei i punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
Il ritorno in campo da titolare del miglior marcatore mendrisiense ha dato i suoi frutti: Giovanni Italo ha dato il via al successo con la sua prima rete del nuovo anno (sono diventate nove le sue marcature in stagione, il massimo in carriera in un campionato). Nella ripresa ci ha invece pensato l’attaccante Seydou Sow (al primo gol con la maglia del Mendrisio) a sugellare il risultato con un colpo di testa da pochi metri su assist di Italo. La testa è ora rivolta alla sfida di sabato in trasferta contro i Kickers Lucerna, già sconfitti all’andata per 2-0.
In settimana contattato il “nuovo” mister Francesco Ardemagni, giunto alla 45.a vittoria su questa panchina.

Come sono stati questi tre anni senza calcio?
Devo dire che sono stato bene, è da tutta la vita che faccio calcio. Dopo un attimo di assestamento ho trovato un’altra passione: il tennis. Ho gestito bene il periodo.

È stata una scelta facile quella di ritornare ad allenare?
Assolutamente no. Sinceramente non pensavo di tornare ad allenare, durante questi tre anni ho rifiutato le proposte di moltissime squadre. A Mendrisio, però, mi è stata chiesta una mano e ben venga. È casa mia, è il mio stadio, ci sono le persone che conosco e a cui voglio bene, dalla società, passando per la squadra fino ad arrivare ai tifosi.

Che gruppo hai trovato?
Di base è una buona squadra, la sua struttura non è male. Non è una rosa lunghissima, però ci sono dei giovani interessanti e dei giocatori importanti per la categoria che si amalgamano bene tra di loro. Sono contento di ciò che ho.

Che emozioni ti ha trasmesso il ritorno vincente al Comunale?
Vincere le partite fa sempre piacere, ancor di più in casa davanti al proprio pubblico. Ho visto entusiasmo e passione, ho incontrato persone che non vedevo da tre anni. È stata una bella giornata, tutto è andato come ci aspettavamo.

Sei contento della prestazione della squadra?
Sì, nel complesso sono contento. I giocatori hanno dato tutto, dopo tre allenamenti non potevo pretendere la luna, anche perché non ho fatto tantissimo in questo poco tempo. Quello che ho chiesto me lo hanno dato: il cuore, il carattere, l’attenzione, la determinazione e la concretezza. I ragazzi sono stati strepitosi. Sono entrato nello spogliatoio a fine partita ed erano distrutti, facevano quasi fatica a festeggiare per la stanchezza e questo è molto positivo. Hanno fatto una prestazione solida e tosta, l’avversario correva molto, è arrivato in Ticino con la testa giusta e con entusiasmo. Sono soddisfatto, però evidentemente c’è ancora tanto da lavorare nel poco tempo che abbiamo a disposizione.

Con che spirito andrete a Lucerna?
Cercheremo di fare una buona prestazione per dare continuità di risultati, perché forse è questo quello che più manca a questa squadra. Ci siamo preparati al meglio durante la settimana per andare a fare una partita degna del nome del Mendrisio in quel di Lucerna.

Su cosa lavorerai nell’immediato futuro?
Nel breve sto lavorando soprattutto sul mentale, sulla capacità di continuare a dare risultati: la voglia e la determinazione di vincere, conquistare le partitelle in allenamento, segnare i gol quando bisogna farli. Inoltre anche sulla compattezza di squadra, sia a livello empatico che a livello tattico. Poi ci sarà la pausa di Pasqua e lì si potrà fare qualcosa in più.