
Il rosso è di una sfumatura decisamente più tenue rispetto a quanto era stato ipotizzato. I consuntivi 2021 della Città di Mendrisio chiudono sì con un disavanzo d’esercizio, ma nettamente più contenuto rispetto alle previsioni: il deficit si cifra in 1’371’489 franchi, contro i 6,4 inseriti nel documento programmatico. Un risultato scaturito da entrate fiscali non preventivabili per 3,9 milioni di franchi e da una riduzione della spesa pari a circa due milioni. Buone notizie sono giunte anche per quanto riguarda il capitolo “imposte alla fonte”. Un esito soddisfacente: “la Città regge” ha commentato il capodicastero Daniele Caverzasio, evidenziando la buona solidità delle finanze. Per il sindaco Samuele Cavadini – che ha introdotto le cifre affiancato dal responsabile dei servizi contabili Andrea Luisoni e dal segretario Massimo Demenga – il comparto economico, nonostante l’ondata pandemica, “ha tenuto e reagito bene”, ma una certa cautela è d’obbligo: la situazione internazionale con gli eventi bellici in Ucraina potrebbe in effetti generare conseguenze difficilmente stimabili al momento.
Gli investimenti sono stati rallentati, ma la progettualità si scrive sempre con una lettera maiuscola. I conti presentano uscite lorde per investimenti pari a oltre 22 milioni di franchi: una quota che sarà difficile mantenere negli anni a venire. La parte del leone – quasi 8 milioni di franchi – spetta infatti al comparto di Villa Argentina.
Servizi per gli anziani:
spesa in aumento
Scorrendo i conti, come fatto notare da Caverzasio, colpisce l’attenzione l’aumento delle spese di 2,1 milioni di franchi concernenti i servizi garantiti alla fascia più anziana della popolazione. Una crescita da ascrivere all’eccezionalità generata dalla crisi sanitaria oppure si tratta di una questione strutturale? È un grande punto di domanda, secondo il municipale: la seconda ipotesi darebbe infatti origine a più di una preoccupazione. “È una voce di spesa molto importante – gli ha fatto eco Françoise Gehring, responsabile del Dicastero politiche sociali e politiche di genere – che richiederà la massima attenzione nei prossimi anni”. Una sfida connessa anche alla Pianificazione integrata 2021-2030 che impegnerà tutto il Ticino e non solo Mendrisio. Del resto, ha concluso la municipale, è compito della società farsi carico degli anziani e delle problematiche legate a un Cantone che invecchia sempre di più.
Il moltiplicatore aritmetico
più vicino a quello politico
Il moltiplicatore d’imposta politico al 75% (in linea con quanto stilato nel Piano finanziario) mantiene su un buon livello l’attrattività fiscale del capoluogo.
Il consuntivo 2021 evidenzia un dato letto positivamente dal Municipio che riguarda l’evoluzione del moltiplicatore aritmetico passato, negli ultimi tre anni, dal 76,7% del 2019 all’82.35% del 2020 e ritornato al 77.52% lo scorso anno.
Il territorio si conferma interessante per chi cerca di fare impresa, come hanno osservato Samuele Cavadini e Daniele Caverzasio, rilevando che in Comune giungono regolarmente richieste di informazione per nuovi insediamenti.
I grossi contribuenti, è stato ribadito, hanno parato tutto sommato bene il colpo sferrato dalla pandemia con le conseguenze che ha portato con sé. È più difficile – ha continuato il sindaco – valutare l’impatto sulle piccole e medie imprese, sulle aziende a conduzione familiare che hanno potuto beneficiare degli aiuti di Confederazione, Cantone e Comune. Lo scenario è di difficile analisi circa gli effetti sul lungo periodo.
Resta il fatto che “su Mendrisio si investe” ha commentato il capodicastero Finanze ricordando il recente insediamento della Supsi, l’imminente apertura della nuova ala dell’ospedale regionale e dei cantieri nel comparto scolastico.
La Città rivendica il proprio ruolo di polo regionale, capace di erogare servizi di qualità. Rimane d’attualità il fatto che il margine di manovra concesso a Mendrisio è piuttosto risicato. Su un franco di spesa – ha rammentato Caverzasio – il Comune amministra direttamente solo 30 centesimi. Nondimeno, come appare dai dati nero su bianco, il capitale proprio – solo parzialmente intaccato – rimane nella media, a livelli soddisfacenti.