Con nove punti di distacco dalla vetta, vincere la prima sfida del girone di ritorno contro la capolista Taverne era di vitale importanza per il Mendrisio. Il successo, che non era affatto scontato, per 2-0 di Cataldo e compagni ha accorciato la classifica del Gruppo 4 di Seconda Inter, che ora vede otto squadre in sei punti.
I bianconerorossi, che hanno visto esordire i neoacquisti Vitulli e Cediel, hanno impattato alla perfezione la sfida di Taverne. Pronti via e al 6’ è proprio il 22.enne italiano a conquistare con furbizia un calcio di rigore. Al rientro da un lungo infortunio, è Andrea Righetti che si è presentato dagli 11 metri: pallone da una parte e portiere dall’altra. Il primo tempo, molto combattuto, è stato teatro pure della seconda rete dei momò. A siglarla è stato Lago Mille al 35, bravo a credere nell’errore della retroguardia e a saltare il portiere. Nella ripresa la truppa di Minelli ha mancato l’occasione di chiudere la partita con un doppio palo preso nella stessa azione. Dall’espulsione di Castellan (75’), il Taverne ha provato a recuperare lo svantaggio, i momò hanno però continuato a difendersi con ordine.
La bella prestazione messa in campo dal Mendrisio, che sarà impegnato sabato alle 16.30 contro l’Emmenbrücke al Comunale, può essere un trampolino di lancio per trovare quella continuità che serve per il girone di ritorno. Qualche giorno dopo la partita abbiamo raggiunto il rientrante Andrea Righetti.
Che sensazione dà vincere il derby contro la capolista alla prima giornata del ritorno?
È sempre bello vincere un derby, perché sono partite in cui si percepisce più adrenalina, più voglia, più fame e chiunque riesce a dare quel qualcosa in più. Inoltre quello di sabato a Taverne era importante da vincere per la classifica, per non perdere ulteriore terreno dai primi posti. Sapevamo che non sarebbe stato facile, perché loro sono un gran bel gruppo, ma sabato credo che si sia vista la voglia di lottare di ogni nostro singolo giocatore per arrivare all’obiettivo, siamo stati una squadra con la S maiuscola!
Hai aperto le danze tu dagli undici metri, sei il rigorista ufficiale?
Nella nostra squadra ci sono diversi giocatori che possono calciare dagli 11 metri, sabato c’era qualche assenza, a me è già capitato negli anni passati di avere questa responsabilità e di conseguenza ero uno dei papabili per calciare il rigore. Direi che è andata bene.
Come vedi la squadra in questo periodo?
Credo che abbiamo fatto un ulteriore salto di qualità rispetto all’andata, soprattutto fuori dal rettangolo verde, vedo più coesione tra tutti i giocatori, i “vecchi” hanno dei compiti, i “giovani” degli altri e vengono rispettati. Noto che si sta remando tutti in una direzione, giocatori, staff tecnico e dirigenza.
Ti sei ripreso dall’infortunio?
Finalmente sembra che io sia riuscito a lasciarmi alle spalle i problemi ai polpacci che mi hanno tormentato nel girone d’andata (tocchiamo ferro!). Siamo riusciti a trovare una semplice ma efficace soluzione con dei plantari, ora mi sento piuttosto bene e finalmente posso dare il mio contributo alla squadra anche sul campo.
Sabato arriva l’Emmenbrücke, che Mendrisio vuoi vedere?
Ci aspetta un’altra battaglia sul campo, l’Emmenbrücke è un’altra squadra tosta che possiede della qualità, soprattutto davanti. Il nostro obiettivo è quello di dare continuità al risultato di sabato, continuità che non siamo riusciti ad avere nel girone d’andata, per cercare di risalire più posizioni possibili in classifica e giocarci le nostre carte.