È una sfida sociale quella che attende la popolazione della Montagna chiamata a mettersi in gioco allo scopo di attivare modalità che possano influire sulla qualità di vita dell’intera comunità.
La tela di fondo è costituita dai cambiamenti sociali, culturali, economici e demografici che portano al loro seguito nuove vulnerabilità per una parte della popolazione – ma anche opportunità – e che richiedono reazioni efficaci.
L’ente pubblico si è già messo in marcia. La Città di Mendrisio, come abbiamo raccontato sull’edizione de l’Informatore del 4 febbraio scorso, ha promosso uno studio nei quartieri di Arzo, Besazio, Meride e Tremona al fine di cercare di dare risposta all’interrogativo primario, ossia “Come si vive sulla Montagna?”. Sotto la lente, come detto, sono state poste la qualità di vita dei residenti e il grado di coesione sociale.
I risultati saranno dettagliati nel contesto di una serata pubblica in agenda giovedì prossimo, 10 marzo, alle 20.30 nella Sala della Musica di Tremona. Sarà l’occasione per dare il la alla costituzione di gruppi di lavoro, affinché la popolazione possa rendersi partecipe di questo progetto.
L’indagine avviata dal Comune ha permesso di analizzare globalmente la situazione nei quartieri ai piedi del Monte San Giorgio e comprendere lo stato di salute della popolazione. “Le esperienze di coesione sociale e le condizioni di benessere psicologico ed emotivo ne hanno costituito il fulcro” spiegano i promotori.
La premessa, come anticipato, si lega ai mutamenti in campo sociale, ma non solo, che mettono in luce fragilità e sensibilità diverse rispetto a nuove emergenze. Le conseguenze dei cambiamenti più o meno rapidi che le comunità stanno vivendo – rileva la Città – sono spesso le difficoltà di assolvere i propri compiti per le famiglie, carriere lavorative discontinue per giovani e adulti, l’isolamento degli anziani. Il quadro, come evidenziano i risultati dello studio, appare poco rassicurante, fatto di insicurezza, precarietà e povertà relativa. Combattere questi fenomeni equivale a reagire al più presto e in modo coordinato ed efficace.
Di questi aspetti si parlerà nel contesto dell’incontro voluto dal Municipio in programma giovedì prossimo al quale prenderà parte il sindaco Samuele Cavadini: i risultati dello studio saranno illustrati alla popolazione che è invitata a partecipare. L’idea è quella di costituire dei gruppi di lavoro attraverso i quali la cittadinanza sarà coinvolta da protagonista e avrà l’opportunità di rendersi partecipe di questo progetto raccordato dal Dicastero Politiche sociali e politiche di genere e dall’Ufficio antenna sociale.
La sfida del futuro, sottolineano ancora le autorità cittadine, consiste nel fare in modo che la comunità sia in grado di assorbire i cambiamenti, di adattarsi e di autogestirsi. Resta da capire – e se ne discuterà durante la serata del 10 marzo a Tremona – quale deve essere il ruolo della Città e quali gli obiettivi e le strategie per raggiungere questi traguardi, senza trascurare le pratiche e le risorse da attivare in un territorio come quello della Montagna.