Un 2021 positivo per il turismo

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Mendrisiotto e Basso Ceresio, come il resto del Ticino, hanno vissuto un anno turistico importante, con una tendenza fortemente in crescendo fino a novembre. Rispetto all’anno precedente, alberghi e B&B hanno all’incirca raddoppiato i pernottamenti. Il trend si è rivelato, in generale, molto positivo. Pure i musei hanno riscontrato un aumento delle visite.
Nella regione ci sono state alcune novità e attrazioni che hanno favorito questo notevole afflusso di turisti. L’esposizione a cielo aperto “I gatti di Rovio”, la Street Art di Maroggia, la presentazione della società di gestione dell’Albergo Diffuso del Monte Generoso (con la riapertura dell’ostello di Scudellate e dell’Osteria Manciana), la nuova ricerca di posizionamento che è stata assunta dal Conca Bella di Vacallo e dal Coronado di Mendrisio e il progetto Momò Bellavista promosso dalla fondazione Monte Generoso. Questi sono solo alcuni dei diversi elementi, oltre a quello della pandemia (che ha limitato gli spostamenti all’estero), che hanno reso attrattiva la regione più a sud di tutta la Svizzera.
Poi, l’inasprimento delle misure restrittive che hanno caratterizzato la quinta ondata di coronavirus, di pari passo con l’inizio della bassa stagione, ha rallentato l’afflusso di turisti. Alcune strutture hanno riscontrato un netto calo, altre si ritengono invece contente del loro periodo invernale.
Per capire come hanno vissuto durante la bassa stagione, condizionata giocoforza dalla quinta ondata di Covid-19, abbiamo fotografato sei realtà imparagonabili tra loro perché molto diverse (per offerta turistica, posizionamento geografico, tipologia di clienti, ecc.).

Il Vigneto B&B, Melano
“Durante questo periodo invernale c’è stato poco movimento”, ha spiegato Mariagrazia Pedraglio del B&B Il Vigneto di Melano. “Credo che sia dovuto al coronavirus. Ho avuto delle prenotazioni, per esempio, tra Natale e la fine dell’anno che, con l’aumento dei contagi, sono state annullate”. Con l’intensificarsi dei casi che si sono propagati in tutta Europa, una parte dei turisti provenienti dall’estero ha preferito rinunciare a spostarsi per le vacanze. L’esercizio turistico di Melano lavora maggiormente durante i mesi caldi: “Ho dei pernottamenti a partire dalle vacanze di Pasqua, che aumentano poi di numero per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, anche se sarà da vedere come saremo messi con la pandemia”. Quel che è cambiato, con l’avvento del Covid-19, è la tipologia di cliente: “Prima lavoravo tanto con francesi, tedeschi, belgi e olandesi di passaggio e che facevano tappa di una notte prima di andare in Italia. Lo scorso anno sono invece arrivati più svizzeri tedeschi che si sono fermati anche per qualche giorno”. Contagi permettendo, l’allentamento delle restrizioni potrà aiutare tutte le strutture turistiche: “Dall’avvento della pandemia prendo solo una un nucleo famigliare per notte per non far incontrare persone che non si conoscono. Anche con gli allentamenti penso che comunque alcuni accorgimenti, come mascherina, li manterrò. Dipenderà tanto da che punto saremo con la pandemia”.

Dolceresio B&B, Brusino Arsizio
“Noi siamo contente – ha raccontato Ariane Polli di Dolceresio B&B di Brusino Arsizio. – Oltre alle camere abbiamo una caffetteria aperta al mattino che, essendo l’unico esercizio pubblico aperto in questo periodo a Brusino, abbiamo deciso di chiudere solamente un mese tra novembre e dicembre per permettere poi alle persone del posto di poter fare colazione”. La scelta azzeccata è stata quella di mantenere aperte pure le camere: “Da Natale al 2-3 gennaio le nostre quattro camere erano praticamente piene. Abbiamo fatto della promozione con gli ospiti che già erano stati da noi e con le fredde giornate in Svizzera interna sono arrivate parecchie persone d’oltralpe. Non c’è stato il pienone, ma siamo veramente soddisfatte”. Quando poi la temperatura media si alza, le prenotazioni aumentano di pari passo: “Marzo sembra già essere un mese molto gettonato. Anche per Pasqua abbiamo già delle riservazioni”. Per l’estate sono invece ancora pochi i pernottamenti, ma questo non desta preoccupazioni: “Mi sembra che i nostri ospiti riservino le camere last minute. Gli ultimi due anni, da aprile a ottobre, il nostro B&B era pieno, quindi non sono preoccupata”.

Albergo Ristorante Svizzero, Capolago
“Abbiamo avuto alcune settimane con l’albergo vuoto. Negli anni scorsi in questo periodo avevamo degli ospiti come, per esempio, persone anziane oppure operai”, ci spiegano dall’Albero Ristorante Svizzero di Capolago. La quinta ondata ha diminuito la mole di turisti, soprattutto durante la bassa stagione: “Anche questa sicuramente è una causa, alcuni hanno paura a spostarsi e dopo è normale che la situazione sia questa”. Difficile è poi fare un paragone con lo scorso anno, dato che diverse strutture erano rimaste chiuse. Per Pasqua non sono ancora arrivate prenotazioni, ma ne sono giunte per il mese di giugno: “Qualche camera è stata riservata per il periodo dell’arrivo del Tour de Suisse a Novazzano (il 16 giugno, giorno del Corpus Domini, ndr), ma non sono ancora state confermate, quindi è ancora da vedere”. Con l’allentamento delle restrizioni la situazione potrebbe migliorare: “Speriamo di sì. Se la gente riprende fiducia nell’uscire probabilmente sì, aumenterà un po’ la cifra”. Avere un ristorante funzionante di cui anche le persone autoctone possono approfittare è un aiuto: “Con il ristorante sopravviviamo”.

Conca Bella Boutique Hotel & Wine Experience, Vacallo
“L’inverno non è andato tanto bene; con eventi e banchettistica abbiamo avuto diverse cancellazioni”, ci spiega Michele Montereale del Conca Bella Boutique Hotel & Wine Experience. “Con i turisti abbiamo lavorato bene a partire da aprile sino a inizio novembre, poi, anche per la stagionalità, abbiamo avuto un calo dalla fine di novembre”. In questo periodo i clienti dell’hotel “riservano principalmente all’ultimo e soprattutto nel weekend. Penso che controllino la meteo prima di farlo che per fortuna quest’anno è stata dalla nostra parte”. La flessione è quindi dovuta al periodo invernale per l’esercizio di Vacallo che guarda all’inizio dell’alta stagione (a partire dalla fine di marzo) in maniera positiva: “Abbiamo già un buon afflusso di clientela per la primavera, anche per il concetto di wine hotel che abbiamo creato lo scorso anno e al momento stiamo rinnovando il resto delle camere. Durante la settimana di Pasqua abbiamo una buona occupazione”. Il caldo porta clienti: “Per maggio e giugno abbiamo quasi tutti i weekend pieni. Inoltre ci sarà il Tour de Suisse che passerà da Vacallo e noi ospiteremo una squadra. Ci sono dei bei temi in programma”.

Albergo Hotel Milano, Mendrisio
“Tranne lo scorso anno che sono arrivati molti ospiti provenienti da tutte le parti della Svizzera, noi non lavoriamo tanto con i turisti, ma piuttosto con persone che arrivano in queste zone per lavoro”, commentano dall’Albergo Hotel Milano di Mendrisio. Il mondo del business, ma non solo, ha avuto una flessione negativa, meno persone si sono spostate per lavoro durante i mesi più freddi. Il 2021 è stato un anno diverso per la struttura mendrisiense: “Negli ultimi 24 mesi i turisti europei di passaggio in direzione mare non ci sono praticamente stati, per contro abbiamo avuto il 90% degli ospiti provenienti dal territorio elvetico”. Con l’avanzare del freddo, anche i clienti del ristorante, come quelli dell’albergo, sono calati: “Se si guardano i costi e il resto così non basta”.

Hotel Touring, Chiasso
“Non è stato un gran periodo invernale, ma un po’ di clienti li abbiamo avuti”, commentano dall’Hotel Touring di Chiasso. Per un albergo che interagisce spesso con i lavoratori, la quinta ondata non ha certo semplificato la situazione: “La gente in home working viaggiava meno oppure non poteva proprio farlo. Rispetto agli anni precedenti al coronavirus le riservazioni sono state di meno”. Come l’albergo, anche il ristorante Mövenpick ha lavorato poco da novembre a febbraio: “Ora però qualcosa si sta muovendo, da marzo abbiamo già delle riservazioni. È previsto qualche evento come il concorso di ballo, Chiasso Letteraria e il torneo di tennis di Chiasso”.

Gli eventi si dimostrano importanti per alcune strutture alberghiere che riescono così a programmare l’inizio dell’alta stagione. Nel 2021, la pandemia, ma non solo, ha richiamato molti turisti nella regione del Mendrisiotto e del Basso Ceresio. Ascoltando le testimonianze, si capisce poi come la quinta ondata abbia inciso negativamente, per alcune attività, sulla bassa stagione. Quella alta è però alle porte e la previsione sembra globalmente rosea.