Nonostante il divario non indifferente nel punteggio finale (87-67 in favore degli ospiti), il derby di Prima Lega nazionale tra SAV Vacallo Basket e Lugano Tigers U23 ha regalato spettacolo e intensità.
Nella prima sfida tra le due ticinesi all’Elvetico, i gialloverdi erano passati di 20 punti, ora è successo il contrario. Da quel 16 ottobre sembra però essere passata un’era geologica per entrambe le squadre. Mercoledì sera al Palapenz i bianconeri hanno portato, diversamente dall’andata, dei giovani che spesso sono aggregati alla Prima squadra. La SAV ha invece vissuto infortuni, abbandoni e un cambio allenatore, avvenuto appena una settimana fa. Le due sconfitte di fila con cui ha iniziato l’anno non sono per niente un campanello d’allarme. La squadra c’è, il gruppo è amalgamato e il coach è di assoluto livello. Maurizio Mazzetto ha appena preso in mano i gialloverdi: “Tranne un piccolo cambiamento in un sistema, non ho ancora inserito nuovi schemi”. A lui bisogna lasciare il tempo per conoscere giocatori e basket svizzero e trasmettere la sua filosofia.
La partita
I Tigers hanno provato subito a scappare, ma i padroni di casa sono stati abili a trovare il primo vantaggio di serata sul 16-15 dopo 5’. Da lì in poi qualcosa si è inceppato a livello offensivo. A cavallo tra 1° e 2° quarto i gialloverdi hanno incontrato delle difficoltà a trovare tiri puliti. Rimasti comunque a contatto grazie a un buon lavoro difensivo, la truppa di coach Mazzetto ha poi tentato più volte di recuperare i pochi punti di svantaggio, ma ogni mini parziale è stato interrotto dalle triple di uno scatenato Massimiliano Dell’Acqua (il migliore dei suoi con oltre 20 punti all’attivo). Arrivati alla pausa lunga sul 42-28, dal terzo quarto la partita è diventata più fisica, cosa che ha giovato maggiormente ai bianconeri. Anche in questo caso i tentativi gialloverdi di rientrare sono stati sventati dall’aggressività degli ospiti. Un po’ di nervosismo si è inserito poi nella testa dei momò, come testimoniato dall’uscita dal campo nell’ultimo quarto del miglior vacallese Raul Barone, autore di una fantastica doppia doppia da 17 punti e 13 rimbalzi. Nel finale, da segnalare la pulita quanto violenta stoppata di Filippo Iocchi su di un avversario, che non ha però impedito a Lugano di chiudere la sfida sul 87-67.
L’intervista
Nuova nazione, nuovo basket e nuova squadra. Maurizio Mazzetto è alla seconda partita alla guida della SAV. “Mi aspettavo qualcosa in più dalla squadra, non pensavo di perdere di 20 dopo che all’andata si era vinto con lo stesso scarto”, ha commentato il coach. La differenza tra una partita e l’altra è però evidente: “I Tigers che abbiamo incontrato oggi non erano la stessa squadra di ottobre. Hanno aggiunto diversi giovani che giocano in SBL e che hanno giocato molto bene, soprattutto Dell’Acqua che ci ha messo in difficoltà con le sue triple”. Ma cosa è mancato per essere al loro livello? “Sicuramente la difesa. Abbiamo subìto tiri da tre senza pressione e penetrazioni e l’aiuto dal lato debole era praticamente assente. Quando uno prende più di 80 punti con 60 segnati vuol dire che la difesa non ha fatto quello che si voleva fare”. Il basket svizzero è certamente diverso da quello italiano a cui coach Mazzetto era abituato: “Ho fatto un’analisi della gara di andata contro Lugano e mi sono trovato, con l’aggiunta di giocatori della Prima squadra, un avversario completamente diverso. In Italia questo non succede”. Ora dovrà prendere il tempo per conoscere tutto il contesto elvetico: “Lo standard in Italia è più alto se si paragonano i campionati di terzo livello nazionale. Ora devo imparare a conoscere la squadra. Sono fiducioso, i ragazzi sono veramente bravi e hanno delle buone individualità”, ha concluso Maurizio Mazzetto.
Prossimo appuntamento domenica alle 16 al Palapenz contro il Baden Basket 54.