Ultima chiamata in Città

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L’entrata del centro vaccinale del Mercato Coperto di Mendrisio.

L’ultima chiamata per la popolazione del Mendrisiotto al centro vaccinazioni allestito presso il Mercato Coperto di Mendrisio è fissata per il 5 e il 6 febbraio. A dichiararlo è il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini sentito sull’argomento visto il comunicato pubblicato in settimana dal Cantone sulle decisioni di chiusura dei diversi centri.

Martedì le autorità cantonali hanno informato la popolazione che i centri di vaccinazione verranno progressivamente ridimensionati. Il primo a chiudere i battenti in questo senso è Tesserete, ma la stessa sorte la avranno anche gli altri, eccezion fatta per Giubiasco e Lugano che affiancheranno – nella somministrazione delle dosi – le farmacie e gli studi medici.
Sul tema abbiamo chiesto al farmacista cantonale Zanini che ruolo ha avuto la rapida diffusione della variante Omicron sulla somministrazione delle dosi di richiamo. “Effettivamente i contagi Omicron hanno influenzato i nostri calcoli. Avevamo previsto un totale di circa 210 mila persone che entro fine gennaio avrebbero dovuto ricevere il booster. Sono circa 150 mila quelle che in Ticino hanno già ricevuto una dose di richiamo (oltre il 40% della popolazione totale; una percentuale che supera il 75% se si considera la fascia over 65 o più) e circa 10 mila quelle che hanno prenotato l’appuntamento. Ma il numero di nuove richieste è in rallentamento… Non possiamo quantificare precisamente quante persone nel frattempo hanno contratto il virus e pertanto non si sono prenotate per la somministrazione del booster o hanno annullato l’appuntamento, ma i centri li chiudiamo progressivamente perché il lavoro è concluso. Chi voleva ricevere il booster lo ha ricevuto oppure non ha più bisogno di farlo perché ha contratto la malattia; senza questa ondata avremmo lavorato di più e per un periodo più lungo, ma avevamo comunque previsto di concludere questa fase di richiamo verso la metà di febbraio”.

Booster, malattia e certificato
Giovan Maria Zanini ha poi messo in luce come l’attestato di avvenuta malattia conta come richiamo. E una novità in tal senso c’è perché, da martedì 25 gennaio, per comprovare la guarigione, oltre al classico tampone pcr, si aggiunge la modalità di un test rapido antigenico effettuato in farmacia o presso gli studi medici. Coloro che risulteranno positivi potranno poi richiedere il certificato di guarigione che equivale a quello di coloro che hanno scelto di vaccinarsi.

Bambini e giovani
Zanini ha poi spiegato come, per la vaccinazione sui giovanissimi (fascia 5-11 anni), si è optato per una comunicazione “soft”. Il farmacista cantonale infatti ha dichiarato che al momento nel nostro Cantone sono circa 850 i bambini che hanno ricevuto la dose contro il covid: il 3.6% rispetto al 6% della media Svizzera. Un dato che comunque rende contenti gli addetti ai lavori, nonostante il riscontro. Il Cantone oltre alle giornate dedicate ai bambini (in calendario il 6 febbraio a Giubiasco) ha dato la possibilità alle famiglie di recarsi dal pediatra e far somministrare lì la dose ai bambini. “Quando abbiamo deciso di “spingere” con la comunicazione della vaccinazione, faccio l’esempio dei gruppi a rischio, la popolazione ticinese ha risposto bene e molto velocemente; nell’ambito dei più piccoli abbiamo scelto – in linea con le raccomandazioni – di lasciare alle famiglie la decisione”.

Appuntamenti
Le autorità cantonali, nella nota inviata alla stampa, ricordano a tutti coloro che ancora desiderano ricevere una vaccinazione di approfittare dell’attuale offerta dei Centri cantonali e di prenotare il proprio appuntamento sulla piattaforma online disponibile su www.ti.ch/vaccinazione.