Che il Natale porti speranza

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In uno sfavillio di luci, le piazze, le strade, i viali, case e giardini annunciano, già da diverse settimane, l’arrivo del Natale. Nelle chiese sono apparsi i presepi… Il conto alla rovescia ormai è terminato, stanotte si ricorda, oltre 2000 anni dopo, il mistero della nascita di un bambino venuto per salvare il mondo!
Per chi crede un evento ricco di significato, di speranza che invita alla riflessione e alla solidarietà; per chi non ha fede un’occasione per riscoprire, comunque, legami familiari, di amicizia, di condivisione…
Il Natale, insomma, va oltre la religione, oltre certi steccati, oltre determinate convinzioni e ci porta, per una notte e un giorno, a essere più tolleranti, meno astiosi, più vicini gli uni agli altri…
Il Natale ci piace pensarlo così, una festa senza confini, dove c’è posto per tutti, ma forse questo è solo un sogno, un pio desiderio per ammirare, anche solo per un piccolo spazio di tempo, un mondo senza la frenesia quotidiana, senza la paura di un virus tremendo che si è impadronito delle nostre vite, che ci tiene in scacco, che ci fa dimenticare la solidarietà, che ci mette gli uni contro gli altri, che ci impedisce di condurre la vita che solo fino a poco meno di due anni fa ci sembrava tanto normale e perfino un pochino noiosa.
L‘Informatore, allora, vi augura di viverlo al meglio questo Natale, coi vostri cari e nel cuore la speranza che il mondo torni ad essere un posto da scoprire e non da temere; infine che il Nuovo Anno vi possa portare una ventata di vero ottimismo!