Amaro epilogo del derby per i rossoblù che incassano il gol dell’1-1 dei padroni di casa all’ultimo minuto come a Nyon. Altri 2 punti persi, Farnerud miglior uomo in campo.
Sportivamente bisogna ammettere che il Bellinzona è stato superiore, soprattutto a inizio e fine partita. È però stato imbrigliato da una compagine ben organizzata anche tatticamente, che in fase difensiva si è chiusa in modo esemplare. Le due squadre hanno dato prova di solidità a centrocampo. Grande prestazione di Farnerud, tanta corsa ed applicazione dal primo all’ultimo minuto: il migliore di tutti. Per contro sul piano offensivo si è visto poco anche se a tratti è parso assistere a un assedio a Fort Apache: Mitrovic comunque, gol a parte, ha avuto da fare soltanto sui calci d’angolo (una serie infinita, fino a sei in 5 minuti!). Idem Pelloni, graziato da Correia al 73’: poteva essere la rete del ko. Va notato che nelle due ultime uscite il Bellinzona è andato a segno soltanto due volte, una sola il Chiasso.
Il pari ci sta tutto ma il gol incassato all’88’ da Cortelezzi, lasciato libero di impattare di testa in un’area affollatissima, fa molto male. A chiamare all’azione il bomber dei padroni di casa (tredicesimo sigillo stagionale) è stato Peyretti – entrato in campo nell’ultima mezz’ora – dai cui piedi sono partiti un’infinità di cross mai contrastati.
La svolta si è probabilmente avuta con la sostituzione di Cinquini (1.84 m) al 78’. Nei minuti di recupero il Bellinzona ha dato l’impressione di non essere appagato. È una fortuna per il Chiasso che sia arrivato per tempo il triplice fischio finale dell’ottimo Hänggi.
Il gol di Evans Maurin
Il bomber francese (nella foto) è stato abile a sfruttare un lungo lancio sull’out di sinistra che ha letteralmente preso in corsa la difesa granata. Per Maurin, frequentemente fuori squadra, si tratta del settimo appuntamento con il gol. Il Chiasso ha gestito molto bene il vantaggio sino a due minuti dal termine. Al Comunale (1450 spettatori) si era gridato al gol già al 26’ (incornata di Soto), idem al 65’ (palla messa da Cortelezzi tra le braccia di Mitrovic) e all’80’ (mischia tremenda nei 16 metri granata, sventata in corner).
Due punti persi
Jean-Michel Aeby afferma che “sul piano del gioco il Bellinzona è stato migliore: lo dico in tutta umiltà, si tratta di 2 punti persi”. Per il mister i granata hanno effettuato “una delle migliori partite da quando sono in panchina, purtroppo ci è venuta a mancare un po’ di lucidità e determinazione dentro i loro 16 metri: avremmo potuto segnare prima, peccato”. D’altra parte Aeby riconosce che “il Chiasso è una buona squadra”.
Cartellino rosso all’ACB
Il bravissimo arbitro Fabian Hänggi non ha estratto nessun cartellino rosso. Il derby, giusto rilevarlo, è stato giocato con grande fair play da tutti gli attori. Un “rosso” però, anche senza l’arbitro, ci sarebbe stato tutto. Abbiamo visto con piacere allo stadio Comunale un personaggio importante del nostro mondo calcistico: l’allenatore della nazionale Murat Yakin! Purtroppo la sua presenza in tribuna, seppure notata, non è stata – come si è solito fare in queste occasioni “speciali” – annunciata al pubblico. Peccato, il mister sta lavorando molto bene, si è guadagnato molte simpatie anche al sud delle Alpi. Murat, con il suo sorriso accattivante, sarebbe stato contento di sentire il suo nome pronunciato dallo speaker. Ognuno naturalmente può pensarla come vuole, la segnalazione della sua presenza in tribuna è stata fatta subito all’ACB ma non se n’è fatto nulla. Non è però passata inosservata a quegli spettatori, giovani e anziani, che gli hanno chiesto, come va di moda oggi, un selfie piuttosto che un autografo. Tra l’altro Yakin era accompagnato dal già DG di Chiasso e Bellinzona Marco Degennaro e dall’ex rossocrociato Kubilay Turkyilmaz. E di ex giocatori, rossoblù e granata, ce n’erano diversi al Comunale della Turrita. Diciamolo allora, domenica è stata scritta una bella pagina di calcio!
Le interviste ad Askil Sörensen e al mister Andrea Vitali a pagina 23