Un disco… dopo l’altro

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“The Vad Vuc 2000-2020”, il doppio cd live del concerto-evento tenutosi presso il Teatro Sociale di Bellinzona il 25 ed il 26 settembre 2020 è in vendita nei negozi e nei principali stores digitali da oggi, 26 novembre.
Il doppio disco è stato presentato in anteprima mercoledì con uno showcase presso l’Auditorio Stelio Molo della RSI. Questa sera invece i componenti della band momò saranno in concerto al Temus di Agno.
“Abbiamo realizzato il grande sogno di radunare sullo stesso palco più generazioni di The Vad Vuc. Per una notte ancora, tutti quanti abbiamo indossato di nuovo la “maglia” di questa folle squadra che da 20 anni calca i palchi più disparati. Abbiamo suonato e cantato le nostre canzoni, con gli stessi compagni di viaggio che nel corso del tempo le avevano scritte, arrangiate e incise. Tutto questo è accaduto nel caldo abbraccio del Teatro Sociale di Bellinzona, una cornice suggestiva ricca di arte e storia. Quelle due serate resteranno per noi indimenticabili. Grazie”, rendono noto i The Vad Vuc attraverso il comunicato per la stampa. Per l’occasione abbiamo incontrato il cantante Michele “Cerno” Carobbio.

Come è andato lo showcase di mercoledì?
“Benissimo! Già il giorno prima sapevamo di suonare davanti a un auditorio “sold out”! Ed è stato bellissimo: sono stati distribuiti 430 biglietti per l’occasione e il pubblico ci ha abbracciato simbolicamente”.

Come valuti questo ultimo album?
“Calcolando che all’interno di questo doppio disco non c’è nulla di nuovo – a livello di canzoni intendo – sta andando oltre quello che ci aspettavamo. Già nel preordine ci sono state molte richieste… e questo dato ci fa molto piacere”.

A cosa attribuisci tutto questo interesse?
“Non lo so di preciso. Forse è perché all’interno del cd si ritrovano esecuzioni di musicisti che sono stati Vad Vuc in questi 20 anni, forse perché abbiamo suscitato delle emozioni diverse, o magari perché in esso si trovano dei brani che solitamente non proponiamo sul palco durante i concerti… Di preciso non lo so. Ma è stato un album che ci ha impegnato molto e su cui abbiamo lavorato molto (soprattutto Fabio per quanto riguarda il mixaggio) e quindi sono molto felice di questo disco. Disco che è un live e quindi solitamente è pensato come un “tappabuchi”, ma questo non è il nostro caso Sono curioso ora di vedere come andranno le vendite… (ricordiamo infatti che oggi è disponibile negli stores digitali, nei punti City Carbur Oil e da Media Markt, ndr)”.

Che cosa avete in vista per i prossimi mesi, calcolando che il concerto al Temus di Agno di questa sera è la vostra ultima data per il 2021?
“Diciamo che il Covid ci ha aiutato… nel senso che la pandemia ci ha costretti a “casa” e abbiamo avuto più tempo per scrivere, comporre e lavorare… Potenzialmente nel cassetto abbiamo un cd pronto, da rielaborare, affinare e concretizzare, ma la base c’è e non è neanche male… Forse non dobbiamo far aspettare i nostri soliti 4 anni per pubblicare un nuovo disco… Chissà!”.