
Dopo due annate dimezzate, il calcio regionale sembra essere tornato alla normalità. Il girone d’andata si è chiuso senza interruzioni e ha confezionato diversi spunti interessanti su cui riflettere durante la pausa invernale. Con il pallone chiuso nei magazzini del materiale fino a marzo, il Salotto del calcio regionale ha colto l’occasione per tornare a deliziare gli appassionati con la Notte degli Oscar, dove sono stati premiati i migliori di Seconda e Terza Lega della passata stagione.
A presentare la prima edizione, organizzata alla Vecchia Osteria di Seseglio e filmata da Paulo Margalho di Marga TV, sono stati Flavio Monticelli (di Media e Comunicazione) e Riccardo Vassalli (di Laborsport.com). I dieci vincitori, i migliori allenatori, portieri, difensori, centrocampisti e attaccanti di Seconda e Terza Lega, sono stati decisi dal voto di appassionati e addetti ai lavori su Instagram. Il premio, denominato “Salotto Awards Fötball”, è stato assegnato pure a tre momò (tutti appartenenti al Castello e quindi inseriti nella categoria “Seconda Lega”): Amedeo Stefani, il miglior allenatore, il centrocampista Simone Snider e l’attaccante Mato Cutunic (tutti e tre con i premi nella foto di Flavio Monticelli).
Gli altri riconoscimenti sono stati assegnati a Mario Lucic dell’Ascona (miglior portiere) e, sempre dei sopracenerini, Davide Rodriguez (miglior difensore). Per la Terza Lega, invece, sono stati premiati Samuele Demir e Davide Buono (miglior allenatore e miglior portiere, entrambi del Solduno), il difensore Matteo Lanzoni e il centrocampista Carmine Rocca del Collina d’Oro e l’attaccante, attualmente all’Agno, Matteo Cipolletti.
Durante le prime interviste della serata, la discussione è stata immediatamente incanalata sul finale di stagione di 2.a Lega, quando l’Ascona si è presentato alla sfida decisiva contro il Castello conscio di non dover ricevere sanzioni disciplinari per avere la promozione in tasca.
“Le regole del gioco le conoscevamo prima – ha spiegato il coach dei biancorossi Amedeo Stefani, – Abbiamo fatto del nostro meglio per onorare il campionato, però è chiaro che non è stata una partita normale”. Anche Davide Rodriguez dei sopracenerini non si è espresso a favore della norma per cui il fair play vale di più della differenza reti o degli scontri diretti: “Quella non è stata una partita perché non si è giocato sul campo. Questa regola non ha molto senso, ha tolto il fascino dello scontro diretto all’ultima partita di campionato”.
Livio Bordoli ha spiegato la posizione della Federazione ticinese calcio (FTC): “Le tredici associazioni regionali, tra cui è presente anche la FTC, hanno votato in maggioranza per inserire questa regola. Noi non eravamo molto d’accordo, però abbiamo dovuto accettarla”. Il responsabile tecnico della Federazione cantonale ha poi proseguito parlando dei brutti avvenimenti che sono capitati ultimamente sui campi di calcio ticinesi: “Purtroppo ultimamente vediamo troppa esasperazione e nervosismo. Sembra quasi che ci si giochi la Champions League. Ho assistito a troppe brutte scene la colpa non è solo degli arbitri come spesso si dice, ma di giocatori e soprattutto di allenatori che permettono certi comportamenti”.
Simone Snider, centrocampista del Castello che ha vestito solo maglie di squadre momò, si è detto contento del premio ricevuto: “Fa piacere, anche perché ci sono tantissimi ottimi interpreti del ruolo. Peccato però per il campionato perché alla fin fine sono anche un po’ responsabile di questa situazione (sono stati quattro i cartellini gialli rimediati durante la scorsa stagione dal numero 8, ndr)”.
Mato Cutunic, attaccante del Castello, ha pure lui accolto con gioia il premio: “Ringrazio soprattutto gli amici di Instagram (ride, ndr). È un premio che fa sempre piacere. Chiaramente rodo ancora per la mancata promozione, ci tenevo tanto, più di questo premio. A Castello mi trovo davvero bene, abbiamo un gruppo fantastico che ha permesso a me e alla squadra di emergere”.