Il Chiasso ha disinvoltamente sconfitto il Cham per 3-0. I rossoblù sono così tornati a vincere tra le mura amiche dopo il derby contro il Bellinzona del 18 agosto. Domani andranno a Basilea ad affrontare la nona forza del campionato: il Black Stars di Samir Tabakovic, già giocatore del grande Basilea ai tempi di Didi Andrey e Dario Zuffi.
Partita senza storia sino a un certo punto. Infatti nel secondo tempo il Cham, sotto di una rete (17’ Correia) ha alzato il baricentro nel tentativo, peraltro vano, di riequilibrare la partita. A dare filo da torcere a Mitrovic e compagni è bastato il trentenne Nico Siegrist che si è battuto come un leone a tutto campo, veloce e con una marcia in più di tutti.
Alla lunga i rossoblù hanno però tenuto meglio il passo: Pavlovic ha trasformato con freddezza un calcio di rigore al 62’ (salvataggio di mano sulla linea di porta di Bühler, espulso) e due minuti dopo Stefanovic ha sfruttato come meglio non poteva una palla servitagli da Correia appena dentro i 16 metri.
Se vogliamo una vittoria un po’ sudata contro un’autentica squadra di “mastini”, mai doma, che non ha smesso di lottare un attimo sino al 95’.
“Abbiamo messo in campo un ottimo spirito”, ha dichiarato Andrea Maccoppi. “Dopo una partita così emozionante come lo è stata quella di coppa col San Gallo non era così facile trovare le necessarie energie psicologiche: la squadra ha dimostrato di avere raggiunto un segno di ottima maturità”.
Non tanto fisicamente quanto mentalmente. Ancora il capitano: “Le energie mentali erano quelle più importanti, infatti non penso che la fatica poteva essere, se del caso, una scusante visto che abbiamo in squadra diversi giovani”.
Il Chiasso è in effetti venuto fuori alla distanza. La svolta la si è avuta con l’entrata in campo di Farnerud, un po’ a sorpresa in quanto Said – costretto da mister Vitali a lasciare il posto allo svedese tra i mugugni dei pochissimi spettatori (neanche 200) – era stato sino a quel momento (57’) il migliore in campo.
Oltre ai due gol si registrano a più riprese belle conclusioni di Carrasco (colpo di testa che si schiaccia sul palo) e Texeira. Anche Maurin, subentrato alla mezz’ora all’infortunato Manicone, e il capitano stesso hanno provato a sorprendere il portiere degli ospiti Peterhans che, al contrario di Mitrovic, qualche paratona l’ha compiuta.
Daniel Pavlovic su tutti
Finalmente abbiamo rivisto in campo Pavlovic. Grande prestazione la sua, dalle sue parti non si passa! È il più caparbio, carattere graffiante e tanta voglia di emergere visto che si è preso la responsabilità di calciare dal dischetto. Una sicurezza anche Mazzoletti, bravo a tenere a bada soprattutto Wicht.
A centrocampo gara maiuscola di Said, forte nei contrasti: ha anche colpito un palo (ma il tiro di Correia respinto da Peterhans sarebbe dovuto finire nel sacco).
La solita quantità da parte di Farnerud (seppure il numero 10 sia stato in campo solo una quarantina di minuti), Correia da titolare migliora di partita in partita, bene sull’out sia Texeira sia Stefanovic al contrario di Maurin che corre, dribbla ma conclude ben poco. La palma di migliore in assoluto l’assegniamo comunque nuovamente a Maccoppi: quanto sia stimato e apprezzato il capitano dai fedelissimi del Riva IV lo si è potuto misurare con l’applausometro alla sua uscita dal campo, un quarto d’ora prima del triplice fischio finale dell’ottimo direttore di gioco Alexander Tester.