
“Lungi da me l’idea di privare la popolazione di Tremona dello spazio aggregativo di cui dispongono” dichiara con convinzione il municipale e vicesindaco Paolo Danielli da noi interpellato dopo che gli abitanti del quartiere hanno espresso tutta la loro preoccupazione al Municipio. In effetti, da alcuni giorni a Tremona si è saputo che l’unico ambiente pubblico spazioso che offre alla popolazione l’opportunità di incontrarsi (l’ex sala del Consiglio comunale all’interno dell’ex casa comunale) non sarebbe stato più fruibile e avrebbe invece ospitato una mostra temporanea. Al capodicastero Sport e tempo libero nonché Museo e cultura, abbiamo chiesto cosa stia accadendo. “C’è stato un equivoco, un malinteso di fondo; – replica Danielli – in effetti come Dicastero Museo e Cultura stiamo cercando degli spazi per interessanti donazioni artistiche che il Museo d’arte di Mendrisio ha ricevuto. In questo contesto, l’Ufficio sport della Città ha sondato il terreno fra le case comunali dei quartieri ed è risultato che da 2 anni il salone di Tremona non veniva richiesto se non per un’attività di uso ginnico. Così figurava ma nella realtà lo spazio veniva usato da diversi gruppi! E quindi evidentemente non lo sceglieremo per le donazioni artistiche per le quali siamo alla ricerca di un locale ampio come una sala da pranzo e alto (alcune opere sono di grandi dimensioni). Da alcuni anni il Museo d’arte ha acquisito diverse donazioni andando ad accrescere il proprio patrimonio artistico”.
L’esigenza del Museo d’arte si rivela interessante nella misura in cui viene arricchito il patrimonio delle opere. E questa realtà non andrà a scalfire la possibilità d’aggregazione della popolazione di Tremona. In una lettera inviata al Municipio lo scorso 24 settembre da Monica Ferrari si sollevava la preoccupazione di perdere quel prezioso spazio in centro paese. “È una sala il cui utilizzo è molto importante per diverse ragioni: da parecchi anni vi si svolgono, settimanalmente, le lezioni di ginnastica over 60 organizzati da Pro Senectute, inoltre vi si svolgono le assemblee del “Neguziett”, le assemblee del Patriziato locale e prima dell’avvento del Covid vi si tenevano anche le prove del “Coretto” della chiesa. È l’unico ambiente pubblico spazioso che offre alla popolazione di Tremona possibilità di vari incontri e perciò è molto prezioso (non mi risulta esistano alternative)”. È dunque una sala ben frequentata che non si può paragonare alla sala della musica che presenta dimensioni ben più ristrette e in tempo di pandemia risulta troppo piccola per accogliere gruppi di una certa dimensione. L’equivoco è chiarito. Ora non resta che continuare a fruire dello spazio e magari – auspica il municipale Paolo Danielli – la questione potrà essere portata anche all’attenzione della Commissione di quartiere.