Sa.Gr.) Incandescente, bollente e… scottante. Questa è l’aria che si respira in Città dopo che il Municipio di Mendrisio ha reso noto ufficialmente che anche quest’anno la tradizionale Fiera di San Martino non si farà.
Tra la popolazione c’è chi è fortemente deluso, amareggiato, chi solo dispiaciuto e chi invece, mettendosi nei panni dei municipali mendrisiensi, afferma di “comprendere la situazione”.
Lo scorso anno alcuni avevano scelto di festeggiare lo stesso e la Polizia era dovuta recarsi in loco e sgombrare il campo… quest’anno come andrà a finire? C’è chi ha già affermato: “presente!”. Ma facciamo un passo indietro. In moltissimi avevano dato per scontato che l’antica manifestazione che prende il via l’11 novembre quest’anno si sarebbe tenuta. Vuoi perché molti mercati, feste e altre attività sono ad oggi consentite, vuoi perché dopo il “vuoto” dello scorso anno si sperava di poter tornare alla fiera. Ma il Municipio – attraverso una nota inviata alla stampa ad inizio settimana – ha dichiarato il contrario. O meglio: ha annunciato alla popolazione che “a malincuore la Fiera di San Martino è soppressa anche per l’edizione 2021”. La Città, fatte tutte le valutazioni insieme a un gruppo di lavoro appositamente formato (nello specifico dal Dicastero sport e tempo libero, dalla Polizia comunale, dall’Ufficio Tecnico e da un delegato comunale alla sicurezza) e chiedendo consulenza al coordinatore del Gruppo grandi eventi del Canton Ticino, ha preso dunque la decisione “con grande rammarico” di rinunciare alla Fiera. A segnare la decisione municipale “concorrono gli sforzi amministrativi, operativi e l’impegno finanziario aggravato che la Città dovrebbe mettere in campo, nonché l’incertezza che aleggia sulla crisi sanitaria dei prossimi mesi che potrebbe facilmente pregiudicare l’intera manifestazione”.
E visto che l’argomento è di quelli caldi, non passano neanche 24 ore che il gruppo Lega-UDC, attraverso un’interrogazione firmata da Simona Rossini, Massimiliano Robbiani, Nicholas Robbiani, Lorenza Rusconi, Benjiamin Albertalli, Roberto Pellegrini, Samuele Bobo Caimi e Paola Galfetti chiede: “Fiera di San Martino. Vogliamo mantenere le nostre tradizioni in sicurezza?”. Così i consiglieri comunali: “Abbiamo appreso con un po’ di delusione che la Fiera non avrà luogo nemmeno quest’anno, nonostante il tanto discusso Certificato Covid abbia ridato un po’ di sollievo a chi ricerca un graduale ritorno alla normalità, alle tradizioni, alle manifestazioni e alla ripresa economica di talune attività fortemente penalizzate dalla pandemia. Abbiamo letto con attenzione le motivazioni del Municipio che hanno portato ad annullare l’evento e comprendiamo la preoccupazione per il regolare svolgersi dei controlli e che l’organizzazione degli stessi sia complicata, ma ci sembra doveroso (nei confronti dei cittadini, delle società che si autofinanziano e dei commercianti) cercare di risolvere questi problemi, visto che in altri contesti altrettanto affollati e in altre città del Cantone le manifestazioni sono state mantenute o riproposte”. Gli esponenti del gruppo Lega-UDC chiedono, tra le altre domande, al Municipio quanto sarebbe costata la Fiera rispettando le norme di sicurezza? Si è pensato di proporre un evento più ristretto (solo di giorno, senza capannoni,…)? Sono stati interpellati tutti gli attori coinvolti prima di prendere la decisione?
Domande che si sono posti in molti in Città. Alcuni, come anticipato, si sono dichiarati molto delusi della decisione della compagine municipale, soprattutto perché questo è il secondo anno in cui manca una festa tradizionale come San Martino… Un evento che nel Distretto è molto sentito e che dava modo alle persone di ritrovarsi in un ambiente caldo, nonostante le temperature atmosferiche. Altri invece, malgrado i lunghissimi anni di partecipazione come commercianti o semplici avventori, appoggiano la decisione e si augurano che si possa presto tornare finalmente alla normalità. Dall’altro lato però ci sono coloro che pensano che qualcosa di alternativo si poteva offrire alla popolazione e ai commercianti: una fiera ridotta – per esempio – come d’altronde era prima dell’arrivo dei capannoni. “Manca forse la volontà o è un fattore di responsabilità?”. Ma alcuni già lo preannunciano… visto che non ci sono più le restrizioni del 2020, noi a San Martino andiamo lo stesso!