Chiasso sgambettato al Riva IV

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Foto di Flavio Monticelli.

Lafra) Prestazione incolore dei rossoblù, incapaci di ribadire contro i giovani vallesani la bella prestazione con l’Étoile Carouge. Dopo la sconfitta per 2-1, Baldo Raineri ha disertato l’incontro con i giornalisti, al contrario del mister dell’U21 Alexandre Quennoz.

I rossoblù hanno recuperato nel peggiore dei modi la gara contro la giovanissima formazione vallesana (praticamente tutti giocatori classe 2000-01-02-03). Un Chiasso incapace di costruire, salvo negli ultimi dieci minuti, un’azione decente da gol. Passaggi sbagliati, nessun contrasto vinto, un’infinità di palle perse e una lentezza di manovra esasperante hanno finito con l’indispettire lo sparuto pubblico presente (210 gli spettatori annunciati) che a più riprese se l’è presa con alcuni giocatori e soprattutto con il mister reo di avere lasciato vacillare per 60’ la squadra e di avere effettuato tardivamente i cambi, neanche tutti azzeccati questa volta (vedi l’impalpabile De Jesus).
La Under 21 di Quennoz (già titolare del Basilea di Champions League, di Xamax e Sion) è stata superiore in tutto: grinta, dinamicità, carattere, visione di gioco. Ha imposto alla gara un ritmo forsennato martellando in continuità una retroguardia statica, incapace di muoversi al di fuori della propria area e che ha spesso perso la tramontana di fronte a giocatori di stazza notevole come il centravanti Berdayes, Rodrigues e Aguilar. Al contrario di quella vallesana che è andata in gol al 72’ addirittura con il numero 3 Delley che si è presentato al tiro più di una volta mentre sul fronte opposto Affolter e soci non hanno fatto neanche un passo al di fuori dei 16 metri.

La gara
Gli ospiti trovano il gol dopo appena 6’ con Khasa. Cinque minuti dopo Ayman devia in corner una botta di Stefanovic, al 19’ Said su calcio piazzato sparacchia fuori. Poi è un monologo dei vallesani. Primo quarto d’ora della ripresa ancora con la U21 aggressiva: al raddoppio (72’) ci penserà un terzino, l’appena citato Delley. Entrati in campo Farnerud, Manicone e Laghi la musica cambia ma il gol (firmato da Manicone) arriva troppo tardi (88’). A proposito di singoli diremo che Maccoppi, 34enne, ha giocato – non esageriamo – per tre. Un altro giocatore da mettere in vetrina è l’ex Torino Alexander Farnerud (per tre anni ai servizi di Gian Piero Ventura!): che oltre a grandi qualità ha mostrato una sorprendente freschezza atletica a 37 anni.
Dopo partita
È bastato un cenno del responsabile stampa Flavio Beretta per avere immediatamente a disposizione Alexandre Quennoz: “Ci siamo presentati con un eccellente spirito di gruppo, era molto difficile per noi affrontare una squadra come il Chiasso che ha grosse ambizioni di tornare in ChL. Si è trattato di un match pieno di emozioni, sono contento per i ragazzi che hanno dato prova di maturità e costanza. Penso che la vittoria se la siano meritata”.
A farci alcune riflessioni sul Chiasso sono Nestor Carrasco e il fuoriclasse svedese: “In settimana lavoriamo bene, dovremo lavorare su certi concetti che non sono ancora chiari. Probabilmente abbiamo sottovalutato gli avversari, speriamo non si ripeta più”, ha spiegato Carrasco. “Nel primo tempo non c’eravamo, per battere lo Zurigo domenica dovremo giocare come nel secondo. A Ginevra (0-3, Correia, Maurin, Maccoppi) si è giocato a un ritmo molto più frenetico, con il Sion abbiamo fatto molti errori individuali, abbiamo anche perso troppi duelli”, ha concluso Farnerud.