Non piace agli abitanti di Via Lischée a Novazzano il progetto immobiliare che prevede la costruzione, in zona Torraccia, di diciassette case unifamiliari con autorimessa. La domanda di costruzione è in pubblicazione all’albo comunale fino al prossimo 30 agosto.
Negli scorsi giorni è stata inoltrata all’Ufficio tecnico – come ci è stato confermato dalla Cancelleria – l’opposizione al progetto presentato da una società di consulenze nel settore edilizio, firmata dalle famiglie di Via Lischée, una decina di proprietari, che stigmatizzano il carattere di “chiara speculazione edilizia”.
Il fondo prativo interessato risulta essere di proprietà di una SA con sede a Chiasso e si estende su di un’area a confine con il Parco della Valle della Motta. La prossimità con il comparto ha sollevato la censura degli oppositori preoccupati che questa nuova iniziativa non tenga “assolutamente conto del valore naturalistico del sito” e che, anzi, potrebbe avere un “impatto importante a livello urbanistico”.
Gli abitanti della strada temono inoltre vari aspetti legati alle infrastrutture di accesso alle 17 nuove abitazioni previste alla Torraccia in quanto – rilevano – “non è prevista alcuna piazza di giro e l’attuale strada a fondo cieco già mostrerebbe evidenti cedimenti strutturali”.
Il Mendrisiotto, continuano gli oppositori, deve già oggi fare i conti con un elevato tasso di sfitto che un progetto come quello ideato dall’istante andrebbe ulteriormente ad appesantire.
L’apprensione, fanno sapere i residenti nella zona interessata, è pure dettata “dalla situazione di degrado ambientale” che si è già venuta a creare negli ultimi anni nell’area confinante ai piedi della salita della Torraccia. Si fa infatti riferimento a “un voluminoso cantiere dismesso”, rimasto in sospeso per molto tempo a causa di una speculazione immobiliare mai portata a termine.
Un situazione definita “assurda” che le famiglie di Via Lischée si augurano non venga replicata, “a tutela del paesaggio”.