I giocatori del Mendrisiotto hanno ottenuto numerosi ottimi piazzamenti nei tre tornei dello scorso weekend organizzati dalla Bocciofila Gerla che, dopo la chiusura della sua struttura di Cadempino, ha trovato la nuova sede tecnica al Centro Nazionale Sport Bocce di Lugano.
Un primo appuntamento era riservato ai giocatori di categoria A, specialità individuale. La settimana scorsa avevamo considerato il ritorno di forma di Marco Ferrari della S. Gottardo di Chiasso. Un percorso paziente e lungo che ha garantito al suo Club qualche fasto da applausi. Ebbene, Marco Ferrari ha giocato su ottimi livelli, guadagnandosi la finale con una giocata straordinaria per genialità, efficacia e precisione. Una giocata da tre punti che ha mortificato Roberto Ragni, bravo avversario della Sfera di Lugano. Sulla dotazione di genialità del giocatore di Vacallo ci siamo già espressi più volte. Marco è poi stato sconfitto 8-12 dal giovane Vasco Berri della Torchio di Biasca dopo una bella resistenza. Terzo si è classificato Eric Klein, pure della S. Gottardo. Il neocastellano ha giocato moltissimo in questi due mesi raccogliendo continue soddisfazioni e dandone altrettante al suo Club.
Parallelamente si è svolta una gara riservata ai giocatori di categoria B. Nella quale si sono illustrati Jacopo e Giovanni Faul, nipote e nonno, anch’essi di Vacallo. Vestono la maglia della SB Riva San Vitale. Jacopo è un talentuoso della categoria U15. Ha alcune ottime qualità che sa esprimere sia col nonno sia nei tornei individuali. Nel suo palmares c’è già un titolo svizzero conquistato a Rancate nel 2017 e il futuro è tutto suo!
Domenica terzo impegno. Sempre a Lugano si è disputato il Campionato Ticinese femminile che si è concluso ancora una volta con l’incontro tra le due forti compagne di Club Laura Riso, la vincitrice, e Anna Giamboni. Ma sul podio sono salite anche Milly Recalcati e Giorgia Cavadini. Della giocatrice della S. Gottardo avevamo ancora messo in evidenza la classe un paio di settimane fa. La medaglia di bronzo conquistata domenica non fa che confermare la sua bravura che nemmeno l’anagrafe sa scalfire. Classe e carattere ne sono gli ingredienti. In questo senso Milly ne è il prototipo. Lo sport delle bocce porta con sé l’universalità anagrafica.
Ma l’impresa più bella, la più inattesa e applaudita, l’ha compiuta Giorgia Cavadini. Approdata in semifinale dopo le batterie del Lengina e il quarto a Lugano, la giovane della Cercera, diciotto anni il prossimo 11 settembre, è stata protagonista di una semifinale stupenda. Avversaria Laura Riso, la superfavorita. Giorgia l’ha affrontata a viso aperto e persino con pizzico di inattesa spavalderia. Il pubblico si è tutto riunito intorno alla corsia numero 3, su quella che, si è capito subito, si sarebbe svolto lo spettacolo più avvincente. Nemmeno questo tipo di emozione ha condizionato la giovane della Cercera che ha risposto colpo su colpo ai tentativi di allungo dell’avversaria. Sino all’undici pari. E l’ultima giocata è stata da cardiopalma. Ha vinto la Riso, ma gli scroscianti applausi sono stati equamente divisi con la ragazza di Morbio che, raggiante, si è messa al collo un bronzo tanto bello e meritato quanto, forse, inatteso.