Le “PTT” hanno trovato casa

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Appassionato di storia locale, Kurt Baumgartner, nella sua Galleria di Via Franscini a Mendrisio, ha aperto ieri accanto alla collezioni di ferromodellismo – fra le maggiori d’Europa – uno spazio importante dedicato alla storia della Posta svizzera. Apparecchi, documenti, fotografie, uniformi, biciclette, archivi e altri oggetti, raggruppati per tematica, dal telegrafo alla telefonia, dalla spedizione alla distribuzione, fino ai trasporti della posta e delle persone; attività che hanno fatto la storia di questa azienda cara a tutti gli svizzeri.
Il percorso, con un centinaio di oggetti, è stato pensato per far conoscere alle nuove generazioni il mondo delle comunicazioni prima dell’era informatica.
Invitati all’inaugurazione il “vice” del capo della Posta Ciro Cirillo, che non ha potuto giungere a Mendrisio per altri impegni, Ueli Lüdi, responsabile della gestione della rete svizzera, Pietro Cattaneo, responsabile Filiali Ticino Sud, Marco Scossa e Nevia Crivelli, del servizio politica e comunicazione, Martina Bellodi, responsabile rete postale Ticino, Andrea Lepori, sostituto del responsabile di rete postale Ticino; le autorità cantonali e comunali, Claudio Zali, capo del DT, Samuele Cavadini, sindaco; la direttrice dell’OTR Nadia Fontana Lupi. Sul posto, per gli spostamenti degli ospiti, un’autopostale d’epoca in servizio nella Leventina.
Il materiale esposto è stato raccolto in molti anni da Peter Lüthi, un funzionario, ora in pensione, nostalgico delle vecchie cose. Quando alla fine degli anni Novanta lo storico Palazzo delle PTT in centro a Lugano fu venduto ai privati e sottoposto a ristrutturazione, Lüthi osservò che sotto le benne delle ruspe stavano finendo apparecchi e oggetti storici, ormai in disuso. Perciò si accordò con i suoi responsabili per salvaguardarli, conservandoli in uno scantinato della Posta di Lugano ed organizzando tempo fa il materiale per una piccola mostra a celebrazione dei 100 anni dell’edificio, sede della posta centrale della Città.
Il deposito negli anni scorsi ha tuttavia dovuto essere liberato ed è così che Lüthi e i suoi responsabili si sono rivolti a Kurt Baumgartner che con entusiasmo si è reso disponibile a trasformare la collezione in un museo.
L’aneddoto, con tanto di lieto fine, si trova nel volume, fresco di stampa, “PTT – il museo dei ricordi”, curato dallo stesso Baumgartner. Il libro è ricco di immagini, storie e curiosità sul mondo delle PTT e sugli oggetti che l’hanno trasformato dalla metà dell’ Ottocento a oggi.

Ricordiamo che la Galleria, ubicata vicino alla stazione, è aperta mercoledì, sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 17.30.