
Su il numero di pernottamenti nei campeggi, giù quello degli ospiti in alberghi a quattro e cinque stelle. Maggiore attività social, minori interventi sul territorio. Il 2020, profondamente segnato dalla pandemia, è stato un anno anomalo anche dal profilo turistico. Dodici mesi, tra cifre e osservazioni, ripercorsi nel contesto dell’assemblea di Mendrisiotto Turismo che, mercoledì pomeriggio, ha approvato i conti consuntivi chiusi con un disavanzo d’esercizio di poco inferiore ai 5’500 fr. Un appuntamento giunto alla conclusione di un ciclo di cinque anni di attività – come ha sottolineato il presidente uscente Moreno Colombo – che ha portato alla nomina del nuovo Consiglio d’Ammistrazione dell’Organizzazione turistica regionale Mendrisiotto e Basso Ceresio così composto: Raffaella Felappi Tommasini (Mendrisio), Moreno Colombo (Chiasso), Claudio Panzeri (GastroMendrisiotto), Nicole Bertoldo (Hotellerie), Andrea Incerti (Basso Ceresio), Fausto Medici (Monte San Giorgio e dintorni), Luca Binzoni (Valle di Muggio e dintorni).
Malgrado la situazione avversa “nel nostro piccolo abbiamo continuato a lavorare”, trovando “dei nuovi modelli di cooperazione” ha detto Colombo, anticipando le parole della direttrice dell’ente Nadia Fontana Lupi che ha posto l’accento sulla riorganizzazione dei processi di lavoro e sulla riflessione circa le dinamiche turistiche che verranno prese in considerazione nei prossimi anni, tenendo presenti i cambiamenti che si sono manifestati nel 2020.
Ristrettezze finanziarie e paura del futuro non hanno impedito al team di portare avanti il programma di lavoro seguendo progetti legati all’enogastronomia, alla messa in scena di Monte Generoso e Monte San Giorgio, alle Processioni storiche, ecc. “I nostri mezzi finanziari – ha proseguito – sono molto limitati”. La presenza circoscritta di strutture alberghiere nella regione frena le capacità di intervento e di investimento. Fortunatamente, però, ha rilevato Lupi, diversi imprenditori stanno seguendo progetti ricettivi d’interesse che potrebbero risultare fondamentali per il futuro turistico del comprensorio.
Mendrisiotto e Basso Ceresio, nell’anno del Covid-19, sono stati visitati dal pubblico svizzero, proveniente non solo dalla parte tedesca del Paese, ma pure dalla Romandia; tra di loro anche molti giovani tra i 20 e i 30 anni. “Ma le cose non resteranno così per sempre”. È imperativo dunque lavorare “per creare una reputazione positiva alla nostra regione e alla sua offerta se vogliamo che anche in futuro turisti svizzeri, e non solo, ci scelgano” ha concluso la direttrice.
Occhi su web e accoglienza
Lo scorso anno, le tecnologie connesse sono diventate una componente sempre più importante della vita quotidiana di tutti. L’OTR ne ha tenuto conto, ampliando l’offerta sul web. Le pagine sono state riviste, mirando una nuova tipologia di vacanza: quella vicino a casa, orientata a soggiorni nella natura e in luoghi meno conosciuti e frequentati. Si è lavorato anche al remake del sito “La Regione da scoprire” e sono stati creati contenuti per la pagina Instagram di Ticino Turismo, ottenendo un buon grado di visibilità.
Altri progetti sono in evoluzione anche per quanto concerne l’accoglienza del turista. Entro la fine di quest’anno saranno infatti inaugurati i nuovi spazi presso la stazione ferroviaria di Mendrisio che si configura come un punto strategico.
Pernottamenti: chi sale e chi scende
Dal profilo dei pernottamenti, il 2020 si è rivelato quantomeno particolare. L’anno era iniziato positivamente, sull’onda del buon andamento del 2019. Poi è sopraggiunta la crisi sanitaria cui è seguito un lockdown generalizzato che ha fermato tutte le attività. Durante l’estate scorsa, la situazione è migliorata: alberghi 0-3 stelle e soprattutto campeggi (+15%) e privati (+40%) hanno approfittato dell’arrivo dei visitatori. Entrambe le categorie hanno superato il numero dei pernottamenti dello stesso periodo del 2019. Un trend che è proseguito anche in settembre e in ottobre. Il successivo nuovo confinamento ha poi condotto a un notevole calo dei pernottamenti. La categoria degli alberghi 4-5 stelle è stata particolarmente penalizzata dall’impossibilità di promuovere congressi. Ostelli e alloggi per gruppi sono rimasti orfani di viaggi organizzati e scolaresche.
Nonostante la situazione, il 2020 ha registrato l’apertura di nuove strutture ricettive nella regione che schiudono orizzonti sereni.