Aggiornate le allerte canicola

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La campagna di attenzione dello scorso anno. Sul sito ti.ch/canicola sono reperibili tutte le informazioni e i materiali informativi. Le allerte si trovano pure su www.meteosvizzera.ch.

A partire dal 1° giugno il nuovo concetto di allerta canicola è basato sulla temperatura media giornaliera e introduce anche le allerte di livello 2. In questo modo l’Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera aggiorna le proprie allerte canicola alle nuove conoscenze scientifiche affinché possano generare ancor più benefici. Il nuovo concetto considera, tra l’altro, il ruolo delle temperature durante la notte e introduce un’allerta per periodi di canicola brevi ma intensi. A mettere in luce i vari dettagli sono stati Raffaele De Rosa, a capo del DSS, con Marco Gaia, responsabile del centro regionale sud di MeteoSvizzera e Martine Bouvier Gallacchi, presidente del Gruppo Operativo Salute e Ambiente (GOSA) durante la conferenza stampa svoltasi a Bellinzona lunedì mattina 31 maggio. Gli stessi hanno ben spiegato come la canicola è un pericolo naturale da non sottovalutare, che può avere impatti sulla popolazione, la natura e le infrastrutture e che, a seguito dei cambiamenti climatici, in futuro i periodi di canicola saranno più intensi, più lunghi e più frequenti (Scenari climatici per la Svizzera CH2018). Per questi motivi MeteoSvizzera rivede e aggiorna regolarmente i propri concetti di allertamento, affinché la popolazione e le autorità possano beneficiare delle più recenti conoscenze scientifiche. Studi epidemiologici hanno messo in evidenza come non solo le elevate temperature durante il giorno, bensì anche quelle durante la notte, incidono sulla salute umana contribuendo allo stress termico del corpo umano. Inoltre, tali studi mostrano come anche i periodi di canicola brevi ma intensi possano avere ricadute negative sulla salute umana e non solo quelli che si prolungano su più giorni. Marco Gaia ha evidenziato come “un’ondata di caldo fa meno audience rispetto alla notizia di un uragano, ma i morti per la calura possono essere molti di più”.
Come detto, da inizio mese, le allerte sono state aggiornate e sono basate sulla temperatura media giornaliera, per tenere conto delle nuove conoscenze scientifiche in merito all’impatto delle alte temperature sulla salute umana. Il vecchio indice utilizzato, l’indice di calore (heat index), calcolato considerando sia la temperatura e sia l’umidità relativa viene abbandonato; anche perché era datato 2004. Le soglie utilizzate nel nuovo concetto sono state definite considerando statisticamente l’incremento della mortalità in funzione delle temperature.
La temperatura media giornaliera offre diversi vantaggi: è un indice robusto dal punto di vista meteorologico perché non dipende da singole punte di temperatura, bensì considera l’andamento termico sull’insieme delle 24 ore di una giornata. In questo modo anche le temperature durante la notte vengono adeguatamente considerate. L’umidità dell’aria non viene più considerata in modo esplicito, bensì indirettamente. Essa influisce sulle temperature notturne: più l’aria è umida, meno diminuisce la temperatura durante la notte, dunque anche la temperatura media giornaliera rimane più alta e, come ha specificato Martine Bouvier Gallacchi: “In queste situazioni è più difficile dare agio al corpo e avere una termoregolazione ottimale, e quindi i consigli per evitare i colpi di calore (bere molta acqua, evitare di uscire nelle ore di caldo torrido,…) sono da seguire, visto anche il pericolo di vita che ne può conseguire, per tutti, indipendentemente dalla condizione fisica o dell’età”. Con questo nuovo concetto di allerta canicola, la Confederazione mira, per il tramite dei servizi e delle prestazioni di MeteoSvizzera, ad allertare a tempo debito i gruppi di persone a rischio dell’arrivo di un periodo di canicola come pure ad informarli durante tale periodo sull’evoluzione e sui provvedimenti di comportamento da adottare. Le allerte canicola sono distribuite tramite l’app di MeteoSvizzera, il sito web di MeteoSvizzera e il portale della Confederazione dedicato ai pericoli naturali.