“… Così le può vedere anche il mio nonno, su nel cielo”, ha sospirato una delle allieve, dopo la “liberazione” delle coccinelle. Gli insetti hanno trovato la natura venerdì mattina, dopo essere stati allevati a Chiasso, nell’aula della prima elementare della maestra Marta Ravasi. Le coccinelle, 9, sono state posate con delicatezza sulle rose che adornano il parco di Casa Giardino: alle finestre diversi anziani, affacciati per vedere e salutare i bimbi. Una giornata radiosa, ben diversa dalla mesta stagione della pandemia che proprio lo scorso anno si era portata via tanti nonni nelle case degli anziani di mezzo mondo. I bimbi della maestra Ravasi, ancora all’asilo, avevano ben capito la gravità di quanto stava accadendo intorno a loro.
Ma – parlandone in classe, una volta passata la soglia della scuola elementare – hanno capito di essere stati comunque sempre bene. Così hanno voluto regalare un sorriso, spiega la maestra, a chi non ha avuto la medesima fortuna.
Al di là delle circostanze, quella di venerdì è stata la pagina finale di un lavoro didattico e pedagogico impostato sull’educazione al sapere. In settembre erano state raccolte alcune coccinelle nei dintorni delle abitazioni degli allievi. Una bella occasione per sviluppare un tema ambientale che ha destato l’attenzione della classe. Le coccinelle erano state subito rilasciate, la medesima giornata. Da qui in poi molte domande, alle quali piano piano, passando i mesi, sono state trovate le risposte, scrivendo un diario. La scrittura, il fatto di trovare le parole adatte, le parole nuove, le parole migliori per descrivere la natura del minuscolo insetto – per esempio la reputazione di porta fortuna – è stata centrale nella ricerca.
La prima nata domenica
Qualche giorno fa le coccinelle sono comparse di nuovo, stavolta sotto forma di uova vendute dentro una confezione in un negozio. Dall’uovo alla larva, dalla larva alla pupa. Poi la prima “vera” coccinella, diventata tale domenica 16 maggio, con la livrea gialla. Via via, ecco altre 8 coccinelle. Poche, su 70 uova, ma la natura dell’insetto è piuttosto complessa.
Ingorde di afidi
A metà della settimana scorsa la decisione di liberarle. Dove? Giovedì 20 maggio Fabio Maestrini, direttore degli istituti sociali della città ha ricevuto dalla maestra la richiesta di lasciarle libere nel roseto di casa Giardino, fiori ideali per la coccinella, ingorda di afidi, i pidocchi delle rose. Una “lotta” biologica salvifica per i fiori di Casa Giardino.
Vestiti benissimo
Venerdì scorso i piccoli si sono vestiti benissimo, alla mattina, lasciando le loro case. Ci tenevano molto a fare questa uscita, spiega Marta Ravasi, che prima di uscire dall’aula aveva spiegato come le misure sanitarie di protezione impediscono il contatto diretto con i residenti. “È stata davvero una bella esperienza anche per gli anziani”, spiega a l’Informatore Fabio Maestrini”, un piccolo progetto che con gesti concreti ha mostrato quanto sia importante la relazione fra generazioni così lontane fra loro”.