Biciclette per tutti nel Mendrisiotto

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Dopo la presentazione del progetto rete Bike sharing del Mendrisiotto tutti i relatori sono saliti in sella a una PubliBike. In primo piano Andrea Rigamonti, presidente CRTM.

Da Bissone a Chiasso, per un totale di 45 punti e 270 bici (metà elettriche e metà muscolari): è una realtà ed è la rete Bike sharing del Mendrisiotto e Basso Ceresio. A disposizione per tutti coloro che lo desiderano pertanto ci saranno bici ed e-bike a noleggio e a proporlo è la Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio (CRTM) insieme ai 14 Comuni coinvolti, il Cantone e PubliBike, partner della stessa rete.

Andrea Rigamonti, presidente CRTM ha messo in luce, durante la presentazione dell’attivazione del progetto, che all’appello mancano Rovio, Arogno e Breggia solo perché ci sono degli evidenti problemi territoriali. Ciò non impedisce di poter essere implementati in futuro. Rigamonti ha poi spiegato come questo progetto di Rete di bike sharing rientra nel Programma di agglomerato di 2° generazione (PAM2), misura TL10.
Un progetto che ha richiesto un lavoro intenso con la ricerca di adesione iniziale da parte dei Comuni, verifica delle stazioni e della rete e coordinamento con il Dipartimento del Territorio per la richiesta di sussidio di alcune postazioni della rete stessa; il Cantone infatti partecipa con un credito di 427’750 fr su un investimento totale da parte dei Comuni (e ripartito in base alle postazioni previste in ognuno di esso) di 2’625’000 franchi per i 4 anni di esperimento-valutazione del progetto.
Tutti e tre i rappresentanti dei Comuni capofila della rete Bike sharing, ossia Francesca Luisoni (Mendrisio), Davide Lurati (Chiasso) e Katia Fabris (Stabio) si sono detti ben contenti della realizzazione del progetto, in cui tutti credono e che vede il concretizzarsi di un lavoro di pianificazione come regione Mendrisiotto e Basso Ceresio. Rete che vuole essere anche una spinta sì per i turisti a godersi il territorio in bici, ma che può essere un forte incentivo pure per le aziende a spronare all’utilizzo della mobilità lenta i propri collaboratori. Questa opportunità permette di migliorare ancor di più la situazione di congestione del traffico in alcuni luoghi durante le ore calde della giornata.

PubliBike e il suo funzionamento
Partner della rete di Bike sharing è PubliBike, società creata nel 2011 da AutoPostale in collaborazione con le FFS e Rent-a-Bike e dal 1 gennaio 2021 una società figlia della Posta Svizzera. Con l’aggiunta del Mendrisiotto e Basso Ceresio, PubliBike offrirà in totale 8 reti distribuite sul territorio nazionale, con 580 postazioni e 5400 bici a disposizione. In Ticino, PubliBike garantisce il sistema di Bike sharing per il Luganese e Malcantone: in questo modo è possibile ad esempio prelevare la bici a Chiasso e lasciarla poi in qualsiasi postazione del Sottoceneri. Ma come funziona in concreto? Per poter usufruire delle biciclette messe a disposizione nelle postazioni dislocate sul territorio è necessario anzitutto registrarsi tramite il sito www.publibike.ch o mediante l’App PubliBike. Le stazioni PubliBike sono facilmente riconoscibili grazie al totem ed è possibile localizzare le stazioni sulla mappa o sull’app. Cliccando sulla stazione vengono visualizzate le bici ed e-bikes disponibili; presso la stazione è possibile scegliere di noleggiare una bici o e-bike. Si può parcheggiare liberamente la bicicletta presso tutte le stazioni PubliBike, riconoscibili grazie appunto al totem. Grazie alla geolocalizzazione, l’applicazione permette di visualizzare le stazioni più vicine. È possibile noleggiare una bicicletta anche tramite SwissPass. Al fine di far conoscere e promuovere questo tipo di mobilità, viene offerta la possibilità di testare le biciclette o le e-bike gratuitamente per i primi 30 minuti di tragitto, grazie a un codice (PROVAMBC) valido per 7 giorni. Ogni minuto supplementare costa 10 cts/bicicletta e e-bike (per un costo massimo, per 24 ore, di 20 rispettivamente 40 franchi).