p.z.) Dopo Pasqua, con l’entrata in vigore del nuovo orario dei treni, non c’è dubbio che vi sia un miglioramento dei tempi di percorrenza sulle tratte Lugano-Bellinzona e Lugano-Locarno. Ma le gioie non sono per tutti! Questa nuova griglia infatti viene definita “disastrosa” da Monica Bogatto, un’abitante di Rovio che – presa carta e penna – ha scritto una missiva ai sindaci del suo paese, di quello di Arogno, Maroggia e Melano. Secondo lei e diversi viaggiatori che condividono ogni giorno con lei binari e attese… “questo orario è disastroso per chi arriva da sud di Lugano e ha come meta una delle stazioni sul vecchio asse compreso fra Lugano e Bellinzona. Inoltre, la nuova griglia è molto sfavorevole per gli abitanti dei piccoli Comuni della zona del Basso Ceresio”.
Oltre ad esporre la situazione, l’autrice della lettera chiede ai quattro sindaci “se sia possibile – come Comuni – a tutela sia di un servizio di trasporto pubblico efficace che per un incremento della mobilità sostenibile dei propri abitanti – inviare una segnalazione “ufficiale” alle FFS. Come me – conclude – molte altre persone che conosco hanno già scritto alle Ferrovie federali svizzere, ottenendo solo risposte standard fotocopia”. In realtà anche la nostra redazione si è rivolta a Patrick Walser, responsabile Comunicazione Regione Sud delle FFS per sottoporgli la questione. “Vi invitiamo a rivolgervi alla Sezione della Mobilità del Cantone – replica il portavoce FFS – in quanto è il Cantone il committente del traffico regionale”. È quindi il Cantone – lo interpelleremo più avanti – che decide l’impostazione da dare a griglie, orari e tratte che vanno comunque adeguate alle condizioni tecniche e di territorio. Il grosso problema a questo punto rischia di essere il collo di bottiglia che si crea da Lugano a Chiasso. Un “collo” la cui capacità della tratta per i treni ad alta velocità è quella che è, almeno finché non si deciderà di prolungare AlpTransit a sud di Lugano ma questo è un capitolo controverso.