“Ci sono storie che possono curare”

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“Ci sono storie che possono curare”. Passa attraverso questo convincimento la nuova creazione firmata dalla Compagnia Finzi Pasca di Lugano che sarà presentata al Teatro dell’architettura di Mendrisio dal 18 al 22 maggio prossimi.

52 è il titolo del progetto multidisciplinare che traduce un’approfondita ricerca sulla capacità del teatro di curare e si interroga sulla resilienza attraverso l’arte.
La rappresentazione sarà arricchita da un laboratorio e dalla tavola rotonda “Il Teatro che Cura” che vedrà la partecipazione di esponenti di rilievo del mondo dell’architettura e della medicina.
“Alle radici di tutta la nostra ricerca che ci ha portato in giro per il mondo negli ultimi 38 anni vi è la certezza che ci sono storie che possono curare. La paura del buio, la perdita di un famigliare, le ferite d’amore producono piaghe dolorose che solo certe storie possono curare” afferma Daniele Finzi Pasca, regista, cofondatore della Compagnia Finzi Pasca e ideatore di questo spettacolo. “Questa nuova creazione – continua – ci permetterà di tornare alle radici del nostro modo di pensare il teatro fatto di vicinanza con il pubblico, ricerca di empatia, leggerezza e incanto”.
Durante le prossime settimane, nella sede del teatro “La Darsena” di Magadino, la Compagnia Finzi Pasca affinerà lo spettacolo. Questa nuova produzione, concepita in un periodo particolare segnato dalla pandemia, si ispira al progetto “80 balas sobre el ala” di Pablo Gershanik, attore, regista e pedagogista teatrale argentino.
Quattro anni fa, nel 2017, seguendo un processo di guarigione, Pablo – collaboratore di lunga data della Compagnia Finzi Pasca – progetta una maquette della propria città natale, La Plata, in Argentina. Costruisce quindi in miniatura diverse scene che accadono contemporaneamente in una data per lui cruciale e si interroga su come l’arte possa curare un dramma – personale e collettivo – creando di fatto un processo di resilienza.
Questa ricerca è stata trasformata in uno spettacolo teatrale dalla Compagnia Finzi Pasca insieme a Pablo Gershanik, un progetto in co-produzione con Teatro dell’architettura di Mendrisio-Università della Svizzera italiana, con il sostegno dell’Associazione Amici della Compagnia Finzi Pasca.
52, come detto, debutterà il 18 maggio alle 20.30 a Mendrisio; le successive rappresentazioni sono in agenda i giorni 19, 21 e 22 maggio alla medesima ora. Conformemente alle misure dettate dalla Confederazione, la capienza della sala viene limitata a 33 posti. La prevendita è aperta tramite il sito del Teatro (www.tam.usi.ch).
Dal 22 al 25 maggio (dalle 9 alle 15) Pablo Gershanik animerà il laboratorio “Les Maquettes Intimes” che avrà luogo presso “La Darsena” di Magadino. Per iscrizioni e informazioni occorre scrivere a 52@finzipasca.com.
La tavola rotonda sul tema “Il Teatro che Cura” si terrà venerdì 21 maggio alle 18 nell’auditorium del Teatro dell’architettura. Vi prenderanno parte il direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio Riccardo Blumer, l’architetto Mario Botta, il regista Daniele Finzi Pasca, Roberto Malacrida (medico, membro della Commissione nazionale di etica e della Fondazione Sasso Corbaro), lo psichiatra e professore alla SUPSI Graziano Martignoni, e Giovanni Pedrazzini, primario al Cardiocentro Ticino e decano della Facoltà di Biomedicina. È obbligatoria l’iscrizione all’indirizzo eventi.tam@usi.ch o telefonando al numero 058 666 59 68 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13).
“Il progetto 52 ci permetterà di ritrovare a casa amici medici e amici architetti; con loro rifletteremo sulla bellezza, l’anamnesi, la cartografia, il radiografare e da ultimo la costruzione di modelli e maquette che rappresentano sogni ed emozioni nascoste in angoli e pieghe segrete” conclude Daniele Finzi Pasca.