Dopo aver conquistato in questi anni il cuore di molti abitanti del Mendrisiotto, il Mulino del Daniello di Coldrerio – inserito nel Parco della Valle della Motta con la sua rete di sentieri – si appresta a fare un salto di qualità. L’obiettivo della Fondazione che lo gestisce è quello di trasformarlo in un Centro didattico e culturale. L’operazione comporta un milione e 400 mila franchi di investimento per un cantiere avviato alla fine di febbraio e che durerà un anno e mezzo. Ne parliamo con Marco Tela, presidente della Fondazione Parco della Valle della Motta dal 1995, nonché anima e motore di tutto ciò che ruota dentro e attorno al Mulino. “La novità principale della ristrutturazione sarà la creazione di una grande aula per 100 persone. Una sorta di aula verde che verrà ricavata al primo piano dal recupero degli spazi dove esisteva il fienile: si estenderà su una superficie di 100 metri quadrati che saranno utilizzabili per scuole, gruppi, enti o associazioni”.
• IN SINERGIA CON MEZZANA
La realtà del Daniello è destinata ad intensificare i propri contatti con la Scuola Verde di Mezzana a Balerna. E questa sarebbe una sinergia preziosa e si realizzerebbe anche tramite un altro aspetto della ristrutturazione. “Di fianco all’aula verde da 100 posti – aggiunge Tela – sfruttando lo spazio di due camere della vecchia abitazione, intendiamo ricavare un’unica aula per didattica e lavori manuali. In quest’aula verrà inserita anche una cucina con la possibilità di organizzare dei corsi durante i quali vengano sfruttati i prodotti locali. Penso al miele, il mais, alla possibilità di confezionare biscotti, ecc.”. E quale altra novità comporterà il progetto? “Al pian terreno ricaveremo dei servizi igienici ed uno spazio per ufficio e shop di prodotti locali, pubblicazioni o oggetti che possono piacere al visitatore del Parco. Inoltre non potrà mancare l’inserimento di un ascensore per eliminare dalla struttura le barriere architettoniche e favorire la fruizione del Centro a tutti”.
• UN INVESTIMENTO PER LA QUALITÀ DELLA VITA
Di certo si tratta di un investimento per la qualità della vita di tutti. Nel concreto, come si andrà a coprire la spesa? “Seicentomila franchi saranno finanziati dai Comuni di Coldrerio e Novazzano (300 mila franchi ciascuno). A questo sostegno si aggiunge quello del Cantone e in questo caso parliamo di altri 600 mila franchi di contributo. Alla Fondazione rimangono da coprire 200 mila franchi con il sostegno dell’Azienda Cantonale dei Rifiuti”. C’è da immaginare che in questa nuova veste, il futuro Centro produrrà anche delle entrate e avrà bisogno di una o due figure impiegate a tempo parziale che lo gestiscano. Ma questa è musica del futuro… intanto vogliamo ricordare che sono ad oggi 630 le persone che compongono il Gruppo Amici del Mulino del Daniello. Un vasto seguito dovuto anche al fatto che l’edificio si colloca in una situazione geografica strategica all’interno del Mendrisiotto ed è raggiungibile in un’ora a piedi da tutti i maggiori poli della regione, senza contare che si trova all’interno di una vasta rete di sentieri. Facciamo un esempio? Nel 2018 il Mulino è stato visitato da 50 scolaresche provenienti da tutto il Cantone.
In futuro le classi che faranno riferimento al Centro professionale del verde di Mezzana per le settimane verdi, potrebbero spendere parte del loro tempo sia al Mulino del Ghitello che al Mulino del Daniello. “Senza contare – aggiunge Marco Tela – che si potrebbe lavorare anche sul baco da seta e stabilire dei collegamenti con Cernobbio e la tradizione della seta oltre confine”.
• LA FONDAZIONE
È stata la proprietaria famiglia Galli, nel 1990, a costituire la Fondazione Parco della Valle della Motta con lo scopo di mettere a disposizione queste aree pregiate. Con un rogito, i beni dei Galli vennero ceduti al Comune di Coldrerio. Ed infatti era il Comune a quell’epoca a gestire il Mulino. Al momento si sta lavorando per riportare le risorse dell’antica famiglia Galli alla Fondazione attuale.
• CROCEVIA DI NATURA, STORIA E GEOLOGIA
Il progetto prevede di intervenire sull’edificio Mulino del Daniello preservando la sua natura storica e culturale a livello locale. Mulino che – come altre proprietà – rientra nel Parco della Valle della Motta nato con l’istituzione del Piano di utilizzo cantonale (PUC) entrato in funzione nel Duemila. Importante documento pianificatorio che perseguiva e persegue tuttora la volontà di compensazione per la realizzazione della discarica RSU della Valle della Motta. Di certo si è andati ben oltre questa volontà creando un polo che è frequentato da tutti e dove si incontrano geologia, natura e storia.
• MARCO TELA: “IO CI HO MESSO IL CUORE NEL MULINO”
Macine, mugnai e manoscritti che ricostruiscono la storia dei nostri avi vissuta in questo contesto nel XIX° secolo. “Io ci ho messo il cuore nel mulino. I primi tempi in cui ero presidente della Fondazione – ricorda Tela – era uno stabile semi-abbandonato. Ricordo che, nel tempo libero, andavo a liberare il canale abbandonato colmo di detriti e di rovi. Le ruote in legno erano fatiscenti. A quel tempo ero municipale a Coldrerio e votammo 80 mila franchi di credito per sostituire la ruota del Mulino. Fu il “primo franco” investito per ridare vita a questo angolo di storia e natura situato nel cuore del Mendrisiotto”.