Due rigori affondano il Chiasso

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Nell’immagine, Hajrizi, palla al piede, osservato da Maccoppi. (foto Flavio Monticelli)

A Kriens i ragazzi di Baldo Raineri sono sprofondati, questa volta a furia di calci di rigore generosamente concessi dall’arbitro ai locali. Stasera si gioca Chiasso-Wil.

Una partita da 6 punti, avevamo scritto alla vigilia. Ma i rossoblù sono rientrati da Kriens con due reti sul groppone. La squadra non si è praticamente mai vista in campo. Purtroppo continua a sprecare punti, partita dopo partita, anche contro avversari di modestissima levatura.

I lucernesi, però, mai sarebbero riusciti a passare senza la compiacenza del direttore di gioco, che li ha fatti beneficiare di ben due calci di rigore, il secondo addirittura quando l’azione si svolgeva sulla linea di fondo e il giocatore messo giù avrebbe dovuto liberarsi di due o tre difensori prima di arrivare (se mai ci fosse riuscito) a calciare a rete.

Ma questo è un ragionamento che ha un’importanza relativa, in quanto è inammissibile che si continuino a compiere interventi “irregolari” dentro la propria area di rigore e che ad assurgere al ruolo di protagonisti negativi siano sempre gli stessi giocatori: Kreshnik Hajrizi, autore del fallo di rigore al 58’, detiene il “titolo” di giocatore più scorretto di Challenge League!

In ogni caso al Kleinfeld si è vista in campo una squadra senza gioco, senza idee e senza un pizzico di vivacità. D’altra parte da quando è stato preso in mano dall’attuale tecnico, il Chiasso arrembante di qualche anno fa non si è più visto. Non che praticasse un calcio spumeggiante (bisognerebbe probabilmente tornare indietro di qualche decennio), però i suoi attori ci mettevano una grande grinta, un grande impegno. Infatti di contrasti ne perdevano pochissimi, si dannavano l’anima nel recupero delle palle: di conseguenza il gioco risultava efficace anche sul piano della creatività. E poi i giocatori uscivano dal campo stremati, c’era in tutti loro la volontà di onorare la maglia con un impegno incessante.

È difficile spiegare quest’altro tracollo. D’accordo che il 2-0 non è un risultato catastrofico, però subirlo da una squadra in serie negativa e che in casa aveva perso la metà delle sue partite non è un fatto positivo. Inoltre: quanti tiri in porta sono stati fatti? L’unico “vero” lo ha effettuato Strechie poco prima di andare in pausa. La fortuna non è stata dalla sua parte, ma c’entra sicuramente anche la bravura del portiere avversario, che ha coperto molto bene la traiettoria del pallone (a proposito, l’ex Elia Alessandrini porta la fascia di capitano dei biancoverdi!). Peccato perché ricominciare a giocare sullo 0-1 probabilmente sarebbe stata un’altra musica. Fermo restando che anche sull’1-0 non c’è stata alcuna accelerazione. La partita è andata avanti sotto tono sino alla fine: il Chiasso ha sì provato ad attaccare, ma le cose si sono complicate perché di fronte c’era una squadra che non voleva rischiare e che, tutto sommato, è sfacciatamente riuscita a passare grazie alla generosità del direttore di gioco. Singolare che il signor Von Mandach non ne abbia concesso uno anche ai rossoblù.

Comunque sia, era una partita da vincere, già un pari sarebbe stato un risultato insoddisfacente. Il fatto di essere rientrati in Ticino a mani vuote non depone sicuramente a favore di Raineri, soprattutto se consideriamo l’atteggiamento della squadra, tutto meno che lodevole.

Da Kriens è purtroppo giunto un verdetto amaro che va ad aggiungersi agli altri: le sconfitte in attesa che sia nuovamente il Wil, di scena stasera, a concedere sorrisi e punti al Riva IV, sono ben 13 in 21 partite. Il ritardo dallo Xamax è aumentato di tre lunghezze e il Kriens si è portato a più 6. Inoltre ad avere giocato partite in più adesso è il Chiasso.