
Date, avvenimenti, classifiche, nomi e cognomi, immagini e disegni, ma soprattutto emozioni. Quelle che popolano le pagine della pubblicazione che corona i vent’anni di attività del gruppo I Mistun da Mendriis.
Un anniversario tondo, tanto più significativo perché cade in un anno segnato da avvenimenti che nessuno avrebbe mai potuto prevedere. L’emergenza pandemica ha cancellato l’attualità del carnevale con le sue manifestazioni tradizionali, cortei, aperitivi, risottate condite dalla musica delle guggen e dalla voglia di convivialità. Il volumetto “20 ann d’emuziun cun ul grüp di Mistun” rappresenta una testimonianza di quanto di bello si può concretizzare raccogliendo le energie di giovani – e meno giovani – e regalando sorrisi e buonumore.
“I Mistun da Mendriis quest’anno compiono 20 anni e purtroppo, per questo maledetto Covid siamo fermi… ma non del tutto” affermano i responsabili del gruppo carnascialesco di Mendrisio. “Abbiamo preparato una rivista che racconta la storia e ripercorre quanto fatto in questi vent’anni, il tutto condito da moltissime fotografie”.
La rivista si può prenotare via email all’indirizzo mistun-mendrisio@hotmail.com o tramite Facebook sul gruppo I Mistun da Mendriis o ancora su Instagram alla pagina mistun_da_mendriis al costo di 20 franchi. “Questa entrata ci permetterà di far fronte alle spese fisse che dobbiamo sostenere… Grazie di cuore e buon carnevale “virtuale” a tutti” annotano ancora i Mistun.
Tra le pagine della pubblicazione fresca di stampa, spiccano le parole dei tre presidenti che in questi due decenni hanno guidato il gruppo che si è distinto per la costruzione di carri carnevaleschi che hanno ottenuto lusinghieri riconoscimenti in tutto il Cantone. Nicola Petraglio – alla testa della società fino al 2016 – racconta come i Mistun sono rinati nel 2001 dopo una lunga parentesi aperta alla metà degli anni Ottanta.
È stato un colpo di fulmine quello vissuto da Ivo Sassi che narra la sua avventura all’interno dei Mistun passando dal ruolo di aiutante fino a quello di presidente, ricoperto con orgoglio e dedizione. A guidare i Mistun, dallo scorso anno, c’è Martino Cattaneo: “posso affermare con convinzione – scrive – che la società vanta dei valori che con il passare del tempo si sono rafforzati”.
Non mancano le pagine di storia, partendo dagli anni Settanta, con il ricordo del fondatore del primo gruppo Edo Bizzozero, detto Pupo, per giungere al traguardo del 2021.
L’impegno dei membri della società va oltre la preparazione degli eventi carnevaleschi. I Mistun partecipano infatti in modo attivo alle manifestazioni che punteggiano il calendario mendrisiense, in particolare la Sagra del Borgo e la Fiera di San Martino. “Le persone che appartengono a questo gruppo – sottolineano – sanno che, mettendo a disposizione il proprio aiuto e tempo, verranno ripagate con tanto divertimento”.
Sono molte le chicche contenute nella rivista che celebra il ventennale, da “La poesia del capannone” agli aneddoti legati alla costruzione del primo carro (troppo grande!) al servizio di sorveglianza improvvisato nella Capitale. E poi tante immagini che ripercorrono le incombenze dei carristi e di chi si occupa di coreografie e canzoni, i momenti clou delle sfilate fra la folla, i trionfi in giro per il Ticino e gli attimi di relax e di festa conclusi gli impegni ufficiali.