Il gelo nemico del Chiasso

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Nella foto di Flavio Monticelli, Kreshnik Hajrizi difensore del Chiasso, forse il migliore in campo nell’amichevole giocata sabato scorso a Lugano e terminata 3-0.

Terreni sempre più duri e ghiacciati: alcuni giocatori si chiedevano in settimana se è proprio il caso di giocare partite amichevoli come è stato il caso di Lugano-Chiasso (3-0). Per la verità anche oltre San Gottardo i campi non godono di condizioni migliori: l’incolumità dei giocatori è a rischio, forse più che per il coronavirus, sulla scena calcistica!

Concentriamoci comunque sui campionati che stanno per ricominciare. Il Lugano recupera domenica la partita con il Sion e il 24 sarà di nuovo in trasferta a Lucerna. Due partite che sulla carta si presentano molto difficili e ricche di incognite per cui è azzardato fare un pronostco. I bianconeri (al momento quarti) sono in ritardo di due partite rispetto a Zurigo, Losanna e Servette che sono appaiati in classifica a quota 19. Anche perdendo rimarrebbero pertanto posizionati a debita distanza dalla zona calda.

La pausa non ha fatto registrare finora grossi colpi di mercato. In quel di Lugano ci si affida a un attaccante di razza in forza finora al Kriens. Trattasi di Abukabar, lo stesso bomber che al Riva IV aveva realizzato una doppietta nella gara persa dai lucernesi 3-2.

Amichevoli a parte il Chiasso venerdì 22 ospiterà il Winterthur per poi andare il 29 alla Maladière sperando ovviamente di bissare la vittoria riportata in casa sugli stessi neocastellani (3-2, reti di Balhoul, Marzouk, Sifneos) nel mese di novembre. A proposito del Neuchâtel Xamax si è avuta notizia del ritiro sull’Aventino del suo patron e presidente Christian Binggeli che aveva riportato ai piani alti del nostro calcio la squadra andata in fallimento, peraltro grazie alla fusione con il Serrières. Fusione evidentemente fondamentale, diversa da quella operata 50 anni fa con il Cantonal dei fratelli Abegglen, di Ely Tacchella e Jaccard: di quest’ultimo si ha gradito ricordo del periodo trascorso a Chiasso dal 1952 al 1955.

Restando al presente – per i rossoblù, bravi a recuperare un bel grappolo di punti sulla squadra che, come già anticipato, ha ora in panchina Andrea Binotto – si tratterà di finalmente concretizzare l’operazione sorpasso. Ma attenzione, con il nuovo mister (ex Stade Losanna) la compagine di Neuchâtel mira, a sua volta, a una lunga serie di sorpassi in classifica: non per caso Binotto negli ambienti è chiamato “Professor miracolo”.

In casa chiassese leggiamo (nessun comunicato, more solito, al nostro giornale) del ritorno in rossoblù di Delli Carri e Manicone. La rosa – come ha avuto modo di dichiarare in settimana Bignotti al collega Sebastiano Storelli – può definirsi completa anche se la “finestra di mercato rimarrà aperta sino a fine febbraio”.

Rileviamo d’altra parte che il bravo Loïc Jacot ha preferito andarsene per altri lidi: è approdato al Lucerna, dove mister Fabio Celestini lo ha accolto a braccia aperte. È partito anche Stefan Andrist.