Finisce male la storia di Villa Rosa, costruita nella prima metà del ‘900 a Brusino Arsizio, praticamente sulla riva del lago Ceresio a pochi metri da Villa Patria. Un angolo incantevole dove ville di questo calibro venivano costruite da famiglie lombarde che vi trascorrevano le ferie. Cercavano luoghi sereni di soggiorno fra lago e montagna.
Di fatto Villa Rosa va abbattuta ma il cantiere – così come lo vediamo nell’immagine – potrebbe rimanere ancora sotto gli occhi di tutti per molto tempo. Che cosa è successo? Alcuni anni fa il proprietario – un impresario costruttore d’oltre San Gottardo – aveva chiesto la licenza edilizia per ristrutturare lo stabile. Ottenuta la licenza, la Villa era stata trasformata in un cantiere “chiuso” da tendoni che non lasciavano trapelare cosa stesse realmente accadendo fra ruspe e gru. Secondo le nostre fonti, di fatto oltre le tende si procedeva ad una sorta di demolizione e ricostruzione della villa, conservando un muro originario inserito a vista in una parte del secondo piano. In quel periodo. il Comune ha proceduto alle necessarie verifiche e con l’appoggio di un legale ha ordinato l’interruzione dei lavori dapprima e l’ordine di ripristino in seguito. Contro questa decisione, il proprietario della “Rosa” ha presentato ricorso al Consiglio di Stato. Senza esitazioni, il Servizio ricorsi del Governo ha confermato la decisione delle autorità comunali. Non solo. Considerando la portata degli abusi edilizi, il Consiglio di Stato ha ordinato l’abbattimento della villa, chiudendo di fatto al Comune l’eventuale possibilità di scegliere la strada della sanzione pecuniaria. Era il 1° ottobre del 2019. Volendo procedere nel suo intento, l’impresario di oltre San Gottardo si è allora rivolto al Tribunale amministrativo. Tribunale che con la sentenza del 5 agosto 2020 ha poi confermato la decisione del Cantone. Trascorsi 30 giorni, la sentenza è cresciuta in giudicato e ad oggi l’ordine di abbattimento risulta effettivo. Il proprietario non ha giocato la sua ultima carta ovvero non ha infatti presentato ulteriore ricorso al Tribunale federale. A questo punto, l’ordine di abbattimento di Villa Rosa a Brusino Arsizio è effettivo ma la storia è complicata ed in casi come questi, i tempi perché si realizzi l’abbattimento dell’edificio sono destinati ad allungarsi.
La Legge edilizia prevede che per procedere, il Municipio debba prendere tutta una serie di decisioni contro le quali, di volta in volta, il proprietario possa presentare ricorso alle varie istanze. Inoltre è all’esame preliminare delle autorità cantonali una variante pianificatoria che il Comune di Brusino ha realizzato per rendere non più edificabili i sedimi fino a 15 metri di distanza dal Ceresio, come prevede la Legge sul demanio che promuove il concetto di riva-lago pubblica. Dopo la demolizione della villa, quel terreno potrebbe non essere più edificabile.