Pneumatici, infiamma la polemica

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Il rogo di cinquemila pneumatici nel cuore di Mendrisio ha acceso le polemiche. L’imponente incendio di sabato sera alla PM Ecorecycling è una sorta di “déjà vu”. Un primo incendio di pneumatici al deposito di quel comparto era avvenuto nel 2016 ed un’inchiesta sulle cause che lo hanno originato sembra essere ancora in corso. E questa volta? Cosa è successo? Un’inchiesta è stata avviata dalla Polizia. “Gli pneumatici non si incendiano facilmente o per una disattenzione. Affinché prendano fuoco, serve che vengano in contatto con prodotti acceleranti come benzina o idrocarburi” dichiara a l’Informatore un esperto di materiali infiammabili. Come infiammabile è l’argomento, come si è visto dalle reazioni dei gruppi politici e sui “social” dove gli abitanti della Città e dei paesi limitrofi hanno postato immagini del rogo e commenti polemici sul fatto che un deposito del genere possa localizzarsi a poche centinaia di metri dalla ferrovia, dai funghi di stoccaggio degli idrocarburi e perfino dall’OSC. Dal profilo pianificatorio, ad oggi, l’area consente lo stoccaggio e smaltimento di pneumatici. Di fatto, martedì sera il Municipio di Mendrisio si è riunito e ha discusso la delicata questione chinandosi sul rapporto stilato dopo le ispezioni al deposito. Dalle prime dichiarazioni delle autorità, sembra che i quantitativi e i modi di stoccaggio fossero in regola, tuttavia si studiano strategie per proteggere l’area.

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