
• (red.) Gli effetti diretti dell’emergenza sanitaria e il debito strutturale hanno posto la Città di fronte a una dolorosa evidenza: un preventivo 2021 tinto di rosso, con un deficit stimato in 6 milioni e mezzo di franchi, dei quali quattro connessi direttamente alla pandemia. “Che Mendrisio vogliamo?”. L’interrogativo è risuonato potente lunedì al Mercato coperto che ha ospitato la seduta del Consiglio comunale. Una realtà che il Municipio ha scelto di affrontare mettendo in fila le priorità.
L’esercizio è già iniziato con la pianificazione di una serie di incontri che saranno supportati da consulenti esterni. All’orizzonte si palesa l’esigenza di compiere scelte politiche di rilevanza. Lo ha annunciato il sindaco Samuele Cavadini al termine di un dibattito articolato tra le forze partitiche che hanno dato fiducia all’Esecutivo: i consiglieri con 53 voti favorevoli e un’astensione hanno infatti approvato il messaggio. “Ci troviamo di fronte a un cambiamento di paradigma” ha chiarito il sindaco. In sostanza, la progressiva riduzione del gettito delle persone giuridiche ha spostato gli equilibri.
Non si è tuttavia voluto essere precipitosi, accendendo al contrario i riflettori sulla situazione di breve periodo per evitare decisioni avventate. L’emergenza è anche economica: in altre parole, la fragilità sociale si fa sentire. Operare tagli in questo frangente potrebbe rivelarsi pericoloso. Nondimeno le cifre non lasciano vie di fuga: non si tratta più soltanto di limare questo o quel servizio ma di decidere della necessità o meno di mantenerlo.
Quella attuale è una situazione che non si è mai verificata nel dopoguerra. L’affermazione del capodicastero finanze Manuel Aostalli dà la misura del contesto. “Oggi dobbiamo adottare un atteggiamento anticiclico, osando, usando le risorse a disposizione”. Il municipale, citando la locuzione di dannunziana memoria “Memento audere semper” ha invitato a prestare orecchio alle opportunità. Ci troviamo al punto di dover tagliare – ha ribadito – evidenziando che “cominciamo a capire ora a cosa ci sta portando la pandemia”. Da qui parte la fase di analisi.
Il dibattito in seno al Legislativo ha toccato molteplici aspetti. A iniziare da un discorso di metodo, relativo alla necessità di un maggiore coinvolgimento della Gestione e del Consiglio comunale, nella consapevolezza di tendere tutti allo stesso traguardo.
Dopo un tentativo di rinvio chiesto dal capogruppo leghista Massimiliano Robbiani per consentire l’approfondimento di una proposta di risparmio formulata dal liberale-radicale Massimo Cerutti, è giunta l’approvazione del messaggio a larghissima maggioranza.
Non senza “essersi turati il naso” come ha affermato lo stesso Robbiani, richiamando l’urgenza di un disegno rivolto al futuro e di misure dolorse.
Fiorenza Trento (PPD) ha invitato il Comune a scommettere con più convinzione sulla digitalizzazione dell’amministrazione; Claudia Crivelli-Barella (I Verdi) su un “green deal”, come strategia di crescita, evitando di tornare al passato e a progetti sovradimensionati.
Il PLR, ha rammentato Giovanni Poloni, evidenzia da anni il problema del deficit strutturale, “adesso diventato d’attualità”: la via da seguire è quella della “spendig review”. Le spese sono cresciute negli anni: molte voci – ha proseguito il collega Cerutti – possono essere riviste verso il basso. Anche per il popolare-democratico Gianluca Padlina – che ha preannunciato un’adesione tutt’altro che entusiastica ai conti – sarà fondamentale praticare tutte le possibilità di contenimento della spesa.
Relatrice del rapporto gestionale, Grazia Bianchi (Insieme a Sinistra) ha esortato la Città a fare sì che il risanamento finanziario non vada a scapito della qualità di vita, continuando ad assicurare vicinanza alle fasce più deboli della popolazione.
Dopo il sì ai conti dell’amministrazione comunale, con voto unanime è stata data luce verde anche ai preventivi delle Aziende industriali.
Investimenti milionari
• Un pacchetto di investimenti è stato votato lunedì sera dal Consiglio comunale di Mendrisio. Con una sola astensione, il plenum ha concesso il via libera agli interventi di manutenzione straordinaria di Piazzale alla Valle che comporteranno una spesa di 3’800’000 franchi. Il peso dei 25 anni di esistenza grava sulle spalle del complesso, del quale in passato è stato fatto anche un uso improprio, come ha rammentato Benijamin Albertalli (Lega-UDC).
Un credito di 830’000 franchi è destinato alla sostituzione periodica dei personal computer in dotazione ai dipendenti della Città, mentre 310’000 franchi saranno spesi per la sistemazione stradale e l’introduzione della zona 30 in via Campagnola, via Colombera e via al Pero a Genestrerio, progetto atteso da anni dagli abitanti del quartiere.
Rimanendo nell’ambito delle infrastrutture viarie, il Legislativo ha accordato il credito di 625’000 franchi per il risanamento del ponte di via Vela nel centro cittadino.
I riflettori si sono accesi in seguito su via Franchini e via Campo Sportivo, sempre nel quartiere di Mendrisio: per il completamento del marciapiedi, i consiglieri hanno detto sì al credito di 1’220’000 franchi, accogliendo pure l’emendamento volto, con una spesa supplementare di 80’000 franchi, a prolungare il marciapiedi di un’ottantina di metri per garantire maggiore sicurezza ai pedoni e soprattutto ai bambini che frequentano la scuola dell’infanzia.
I consiglieri comunali hanno scelto, infine, a maggioranza, di seguire le indicazioni del Municipio che proponeva di respingere la mozione presentata il 1° giugno 2018 da Daniela Carrara (I Verdi) sul tema “Completiamo il riciclo”. Una probematica, quella del riciclaggio dei rifiuti, come ha sottolineato il sindaco Samuele Cavadini, molto sentita, ma altrettanto complessa. L’ambito che richiede maggiori approfondimenti è in particolare quello legato al recupero dell’“umido” e alle normative che regolano l’intera materia.