Mendrisio: deficit da 6.5 mio – La nuova sede AIM dovrà attendere

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Il Municipio di Mendrisio, con una risoluzione firmata il 27 ottobre, ha deciso di ritirare il messaggio relativo alla nuova sede delle AIM.

Si tingono di un intenso vermiglio i conti preventivi dell’amministrazione comunale di Mendrisio. Il tributo pagato all’emergenza sanitaria globale (ma non solo) è particolarmente salato: il disavanzo previsto assomma a 6’487’500 franchi; le ripercussioni negative della crisi legata al Coronavirus sulla valutazione del gettito fiscale e delle imposte alla fonte ammontano a 4 milioni. Le cause hanno anche un’origine strutturale: il deficit è da ricondurre alla difficile situazione economica che impatta le finanze della Città da alcuni anni.

Congelata la nuova sede delle AIM
Sul piano concreto, la prima novità tangibile è connessa alla decisione del Municipio di ritirare temporaneamente il messaggio concernente l’edificazione della nuova sede delle Aziende Industriali – in zona San Martino – che avrebbe comportato l’investimento di 14 milioni di franchi: la risoluzione è stata firmata il 27 ottobre. La Città rivaluterà il progetto nel contesto dell’aggiornamento del documento programmatico riguardante le finanze pubbliche: una riflessione che non potrà essere disgiunta dalla pianificazione degli impegni delle AIM. Sulla scelta hanno pesato indubbiamente anche le perplessità emerse in sede commissionale circa l’entità del progetto.

Il 2021 in cifre
Per le autorità non vi è comunque ragione di abbandonarsi al panico e agli allarmismi. La situazione è tale e come tale va affrontata. Le cifre del preventivo 2021 sono state illustrate alla stampa dal sindaco Samuele Cavadini – che ha parlato apertamente di “situazione preoccupante” – e dal nuovo capodicastero Finanze Manuel Aostalli, affiancato dal responsabile dei servizi contabili Andrea Luisoni.
Il dato di fondo è annodato al fatto che non vi è sufficiente chiarezza sugli effetti della crisi. “Il Municipio se ne sta occupando” ha assicurato il sindaco. L’Esecutivo ha deciso di posticipare all’inizio della prossima legislatura l’aggiornamento del Piano finanziario. La Città si dice fiduciosa che la congiuntura possa riprendersi e recuperare celermente in pochi anni le risorse perse nel biennio 2020-21. Si vuole evitare – come ha fatto notare Cavadini – che la situazione che stiamo vivendo possa condizionare in modo rilevante i risultati della pianificazione con un inasprimento mal calibrato delle eventuali misure di risanamento del conto economico. La medesima prudenza verrà adottata per quanto concerne la revisione del Piano delle opere prioritarie che l’Esecutivo dovrà imperativamente affrontare.

Pressione fiscale invariata
Il preventivo 2021 mostra un fabbisogno di gestione corrente di 50.1 mio fr, superiore di 1.3 mio rispetto all’ultimo bilancio preventivo. Le spese di gestione corrente ammontano a 88,8 mio (+2.5 mio). L’Esecutivo auspica di migliorare il risultato in sede di consuntivo, garantendo un rigoroso controllo della spesa pubblica e confidando in un aumento dei ricavi straordinari.
I grafici riguardanti l’evoluzione del moltiplicatore aritmetico evidenziano una risalita all’86,9%. Il Municipio ha deciso comunque di non inasprire la pressione fiscale per non andare a “toccare” i redditi dei cittadini, tenuto conto delle difficoltà cagionate dalla pandemia. Il preventivo, come ha spiegato Aostalli, prevede ancora un autofinanziamento positivo con un moltiplicatore d’imposta al 75% e il capitale proprio conferma la solidità.
In questo scenario occorrerà misurare l’impatto della fase emergenziale che si sta attraversando, calibrando le esigenze di risparmio – si è deciso infatti di intervenire sull’organizzazione del Comune per ottimizzare spese e servizi – con i bisogni odierni della società. Il sindaco non ha nascosto il fatto che i servizi sociali sono maggiormente sollecitati dallo scoppio dell’epidemia. Gli aspetti da prendere in considerazione non sono tuttavia unicamente di natura finanziaria: ad esempio sarà necessario valutare le conseguenze dell’isolamento patito dalla popolazione. La Città vanta comunque una rete importante e un grande know how in questo campo.
Il gettito base delle persone fisiche stima un aumento di 1 mio rispetto al dato del 2020, da 42 a 43 mio. Quello delle persone giuridiche è invece in caduta: mostra una diminuzione di 4.1 mio rispetto al preventivo precedente e di 2 nei confronti del consuntivo, attestandosi a 11.5 mio. Un quadro che stride al confronto con anni passati durante i quali, ha rammentato il sindaco, si arrivava anche a 30 mio.

Investimenti anticiclici
Per quanto concerne gli investimenti, la Città, assumendo in toto il ruolo di polo distrettuale, intende adottare una politica di stampo keynesiano, agendo in ottica anticiclica, anche se per i prossimi anni il peso dovrà essere rivisto. Nel novero figurano i 10 milioni per Villa Argentina (acquisizione terreno e sistemazione), ma su questo fronte si attende che si esprima il Tribunale di espropriazione.
I grandi progetti che caratterizzeranno il 2021 coincideranno con l’inaugurazione del Campus SUPSI all’interno del comparto della stazione che si avvia a una totale riqualificazione. Si pensa poi alla completazione dei lavori necessari alla realizzazione della seconda fase della Filanda. L’accento viene posto anche sull’adozione del Piano direttore comunale.

I numeri delle Aziende
Il capodicastero ha passato in rassegna anche i preventivi delle Aziende Industriali che presentano un avanzo di 1’870’000 fr. Ufficializzata – come detto in apertura – la notizia del ritiro del messaggio municipale riguardante la costruzione della nuova sede, tra le osservazioni alle cifre, Manuel Aostalli ha fatto notare che la liberalizzazione del mercato dell’elettricità “sta iniziando a prendere piede”. La riflessione, nella situazione attuale di patente difficoltà, ha riguardato anche la considerazione che non è possibile redigere un piano finanziario disgiunto da quello della Città.