
Finalmente il Chiasso di Raineri conquista il primo punto in campionato. Con il Wil sono però stati sprecati altri due punti pesantissimi.
Il calcio di rigore di Balhoul al 50’ ha dato speranze di vittoria ai 50 tifosi ammessi alla partita, ai giocatori stessi e all’allenatore che, fino a sabato 31 ottobre, non aveva ancora azzeccato un risultato utile in cinque incontri disputati. Purtroppo una speranza flebile perché, meno di mezz’ora dopo, i sangallesi sono pervenuti al pareggio. La partita si è conclusa su questi due episodi a prescindere dal fatto che, nel finale, sia l’una sia l’altra squadra hanno avuto la possibilità di uscire vittoriosi dal Riva IV.
Il risultato, tutto sommato, è giusto, benché i rossoblù siano stati incapaci di gestire al meglio la partita sino al termine. Dopo avere inchiodato gli ospiti nella loro metà campo per tutto il primo tempo, costruendo tanto ma raccogliendo nulla, il Chiasso, galvanizzata dal vantaggio, anziché crescere si è perso dopo avere incassato l’1-1 di Noah Jones al 75’.
Le cose migliori si sono viste nei primi 45 minuti. Ma il tutto si è risolto in una serie di corner, tre in poco meno di due minuti e con qualche tentativo a rete di Andrist e Silva. Ma c’è stato anche un inizio di ripresa fiammeggiante con Sifneos che si è mangiato una rete calciando addosso a Köhn un pallone che doveva finire nel sette e con il rigore che Sofian ha tramutato da fermo: superlativo!
Gli occhi anche sabato erano posati su alcuni giocatori di spessore, in particolare sui nuovi arrivati: Safarikas che tra i pali non ha di nuovo convinto in occasione del gol e Affolter, ingiudicabile visto che si è infortunato dopo mezz’ora. Le note migliori sono per Maccoppi che ha lavorato bene nelle due fasi e per Sifneas quando prende velocità. Il merito, nei 16 o 11 metri che dire si voglia, spetta nuovamente a Balhoul, al suo secondo sigillo stagionale (ambedue le volte su calcio di rigore, la prima a Sciaffusa). Una soddisfazione legittima e genuina per il bomber, ma non per l’attacco che ha all’attivo cinque miseri gol in sei partite.
La situazione suscita diverse perplessità. La squadra è ultima e ha già un ritardo di 7 punti. Rinviata, vien voglia di dire per fortuna, la partita di martedì con lo Xamax, i prossimi avversari, qualora si giocasse, sono il Kriens (imbattuto in casa) domani al Kleinfeld, in seguito l’Aarau e il Thun.
Un catastrofico inizio di campionato come questo non capitava più da anni: nella precedente stagione (2019-20) dopo tre sconfitte di fila si era vinto contro l’Aarau, in quella 2018-19 altrettante sconfitte iniziali (ma contro tre avversari ora in Super League: Vaduz, Servette e Losanna) prima di battere al Riva IV lo Sciaffusa, salvezza raggiunta nell’ultima partita a Wil (1-2, reti di Belometti e Josipovic, in panchina a salvare il salvabile era stato chiamato Andrea Manzo). Si era invece cominciato in modo positivo il campionato concluso nel 2018: pareggio a Ginevra con il Servette (allenatore Abascal), come pure in quello 2016-17 (Aarau-Chiasso 1-1) con due vittorie e un pareggio sino alla decima giornata. Per non dire della stagione 2015-16 con un settimo posto finale e di altre sino ad arrivare alla 2012-13 di Livio Bordoli con un ottimo 5° posto: il risultato migliore.
L’attuale ruolino di marcia è di squadra da retrocessione. Eppure è stata potenziata. Sorprende (o sconcerta) che sia addirittura incapaci di mettere a frutto il fattore campo. Dopo sei turni non si può più dire che serve tempo per trovare gli automatismi. Qualcosa di sbagliato, nel “progetto” che si continua a decantare da qualche stagione a questa parte probabilmente si è fatto.