
In seguito al primo successo maturato con i polletti ruspanti messi a tener pulita la vigna dell’Azienda Ortelli di Corteglia, (cfr. l’Informatore del 9 ottobre scorso) prende avvio in queste ore un altro progetto sostenibile: è quello dell’Azienda Agricola Bianchi di Arogno (Strada da Röv). Protagoniste le oche. L’agronomo che lo segue è il medesimo di Corteglia ossia il giovane Lorenzo Tognola. Ad Arogno invece sul campo vi sono i fratelli Bianchi, Martino (viticoltore) e Gabriele (enologo). Parliamo con loro di questa novità che viene presentata alla stampa proprio oggi. I tre giovani hanno intrapreso questa via alternativa per controllare il manto erboso in vigna tramite l’integrazione di oche al pascolo BIO. “Il progetto ha preso avvio con 10 oche su una superficie ridotta; – spiega Gabriele Bianchi – l’idea poi è quella di arrivare alla primavera 2021 ad avere 30/40 oche per riuscire a gestire una superficie più estesa”. Che differenza potrà esserci fra questo progetto e quello di Corteglia con i polletti ruspanti? “I polletti ripuliscono la vigna dopo la vendemmia invece le oche faranno parte integrante dell’azienda: il loro compito sarà quello di stare tutto l’anno fra i filari a gestire il terreno. Andremo poi ad estrarre le oche quando l’uva inizierà a maturare e le porteremo in un terreno adiacente”. Nessun spuntino dolce dunque per le oche? “No, in effetti. Però vivranno… meglio di noi” sorride Gabriele pensando alla qualità di vita delle oche che vivranno in Val Mara (a dire il vero nell’unico Comune che si è chiamato fuori dall’aggregazione!). Lo scopo rimane pur tuttavia anche quello della tavola, giusto? In primavera le oche faranno le uova. Quando i piccolini saranno un po’ più grandicelli, rimpiazzeranno le oche più “mature” e come nel caso dei polletti si ipotizza una buona collaborazione con i ristoratori locali. Qualcuno sogna già… l’oca ripiena. Essendo l’Azienda Agricola Bianchi l’unica azienda Vitivinicola che produce con il marchio BioSuisse in Canton Ticino, da molto tempo si cercava una soluzione per diminuire i passaggi in trattore per controllare le erbacce sotto i filari e diminuire così l’impatto ambientale dell’azienda. In sostanza lo scopo è quello di evitare di dover sfalciare l’erba. La via era chiara ma i dettagli della sua elaborazione sono stati laboriosi.
Come altri progetti sull’integrazione di animali in vigna, le analisi e le problematiche da applicare sono risultate complesse e dettagliate, ma proprio per questo il progetto è stato preso con estrema serietà non solo dai tre giovani ma anche dagli amici che con la loro visione esterna hanno dato la giusta direzione al progetto. Il successo dell’introduzione delle oche è risultato evidente in via immediata, sia per il controllo del manto erboso che per l’alto tasso di benessere animale che si raggiunge nella superficie vignata adibita a pascolo. Pascolo di oche che sono certificate BIO e godranno di una vita di qualità, a pochi chilometri di distanza dai loro cugini polletti di Corteglia.