Il Cinema Teatro non ha mai smesso di credere nella capacità dell’arte di andare oltre le crisi. Con questo spirito, il direttore Armando Calvia insieme alla direttrice del Centro Culturale Chiasso Nicoletta Ossanna Cavadini hanno presentato la nuova stagione 2020/2021.
L’idea immaginata è quella di una nuova rinascita. “Molto prima di questo 2020, molto prima che il mondo si mettesse alla ricerca di nuovi lumi di resilienza, il Centro Culturale Chiasso aveva deciso di incentrare l’attività sul tema Genesi, come origine, ma oggi forse anche come (nuova) nascita”.
La cultura, intesa in senso ampio – dalla musica al teatro, dalla danza all’arte – può, nelle intenzioni dei promotori, dare conforto, trasformandosi in un punto fermo nella vita di ognuno di noi, un faro, “un attimo che ci faccia stare bene”.
Il cartellone
La grande musica sarà l’indiscussa protagonista della serata inaugurale – il 24 novembre alle 20.30 – intitolata “Alla genesi della perfezione”: un omaggio ad Arturo Benedetti Michelangeli che vedrà in scena l’Orchestra della Svizzera italiana, diretta da Pietro Mianiti, solista il pianista Giuseppe Albanese. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con Musica nel Mendrisiotto e Associazione Mendrisio “Mario Luzi Poesia nel mondo”.
Cinque proposte scandiranno il cartellone fino alla fine dell’anno.
Sabato 28 novembre, spazio al cabaret con “Massimo Lopez & Tullio Solenghi Show”. Il 5 dicembre andrà in scena un evento collaterale alla mostra dedicata ad Alberto Giacometti in corso al m.a.x. museo: si tratta di “L’ombra della sera” con Chiara Michelini, produzione Sardegna Teatro. Nel contesto degli incontri tra arte, scienza e storia, il 10 dicembre Piergiorgio Odifreddi terrà una conferenza sul tema “Sul cammello e all’ombra del bastone, ovvero la matematica dei Greci da Pitagora ad Archimede”. “Tutto Teo” è invece il titolo dello spettacolo di cabaret di Teo Teocoli in cartellone il 12 dicembre. Il recital del pianista Arcadi Volodos chiuderà l’anno il 15 dicembre.
Mercoledì 6 gennaio 2021, il programma riprenderà con la proiezione del film “Final portrait” di Stanley Tucci (evento collaterale all’esposizione dedicata a Giacometti). Gioele Dix tornerà a Chiasso il 16 gennaio con il nuovo lavoro “Vorrei essere figlio di un uomo felice. L’odissea del figlio di Ulisse, ovvero come crescere con un padre lontano”.
La grande musica sarà nuovamente protagonista domenica 17 gennaio con The Naghash Ensemble. Il Cinema Teatro ospiterà, il 29 gennaio, uno spettacolo acrobatico-comico-musicale dal titolo “The Black Blues Brothers”. Sabato 30 gennaio, verrà proposto l’adattamento teatrale del classico “Orgoglio e pregiudizio” (produzione Marche Teatro). È un duplice appuntamento quello che vedrà protagonista Claudio Bisio in “La mia vita raccontata male” di Francesco Piccolo, venerdì 5 e sabato 6 febbraio. Il 10 febbraio, Danilo Rea si esibirà in “Improvvisazione di piano solo”. Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta porteranno sul palcoscenico – il 26 febbraio – la commedia “Scusa sono in riunione… ti posso richiamare?”. Ci sarà poi spazio per la danza, il 25 marzo, con “Serata Bach” di Rioult Dance New York. Milena Vukotic e Timothy Martin saranno gli interpreti dell’adattamento del celebre film “A spazio con Daisy” (27 marzo). Lina Sastri e Galatea Ranzi porteranno in scena – il 24 aprile – “Maria Stuarda” di Dacia Maraini, liberamente tratto dal dramma di Friedrich Schiller. Lo spettacolo musico-teatrale di Gianluca Grossi “La città” è in calendario il 30 aprile. Chiuderà la stagione il teatro musicale di Federico Buffa che sarà a Chiasso il 20 maggio con il nuovo spettacolo “L’odissea di Kubrick”.
Il piano di protezione
Il Cinema Teatro ha allestito un apposito piano di protezione che consentirà di mantenere la piena capienza della sala. Viene introdotto, in primo luogo, l’obbligo di indossare la mascherina. Gli spettatori potranno accedere alla platea e alla balconata attraverso accessi differenziati; la stessa procedura sarà rispettata per l’uscita. Verranno conservati i dati degli spettatori ai fini di garantire la tracciabilità. Gli spettacoli non prevedono intervallo (la scelta dei titoli è stata fatta in base a una durata complessiva dello spettacolo di un’ora e trenta minuti). Si è inoltre deciso di rinunciare a offrire il servizio di guardaroba. Il servizio bar viene effettuato solo con consumazione al tavolo.